Nel cantiere
Data: 18/03/2021,
Categorie:
Autoerotismo
Etero
Cuckold
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu
Era una calda mattina estiva e Federica stava tornando a casa con le borse della spesa. Indossava una gonna nera che le arrivava sopra il ginocchio e una maglietta abbastanza scollata, ai piedi portava delle infradito. Aveva legato i lunghi capelli neri in una coda per essere più comoda.Aveva ancora un bel po� di cose da fare, quindi camminava spedita, voleva arrivare a casa prima di mezzogiorno per far trovare il pranzo pronto al suo ragazzo.Attraversò la strada sulle strisce pedonali, passò davanti ad una casa in costruzione, sentì un fischio e diversi apprezzamenti su di lei espressi con un forte accento straniero.Si fermò e disse indignata: �Tornatevene al vostro paese!�. Era molto bella e non era la prima volta che le capitava una cosa del genere.Si affacciò un ragazzo di colore ad una finestra del primo piano e disse: �Non è educata signorina!�.Fede iniziò ad inveire contro di lui, non le erano mai andati molto a genio i neri, anzi era anche un po� razzista, senza aver nessuna paura di lui.Mentre il ragazzo la guardava incredulo, lei si sentì afferrare per un braccio, si voltò e vide un altro uomo di colore, col caschetto in testa, il petto nudo era sporco di calce. Tentò di urlare, ma lui le mise una mano callosa sulla bocca e la tirò dentro la casa, facendole cadere le borse di mano.Si guardò attorno: c�erano mucchi di macerie, tavole di legno, tubi. Il cantiere doveva essere iniziato da poco. L�uomo che l�aveva presa le disse, parlando con un accento molto ...
... forte: �Non sono belle le cose che ci hai detto. Adesso chiedi scusa�.Nonostante la situazione di pericolo Federica non aveva intenzione di chiedere scusa per delle cose che considerava vere.Intanto attorno ai due era arrivata una decina di operai, sudati e quasi tutti a petto nudo, erano solo neri.�Dobbiamo farti cambiare idea su di noi, allora!�, esclamò l�uomo che la teneva ferma, vedendo che la ragazza non accennava a parlare.L�operaio disse qualcosa in una lingua africana e tutti i suoi colleghi si avvicinarono.Federica sentì le loro mani dure toccarle senza pudore il suo bel corpo, cercava di urlare, ma l�uomo le teneva la bocca tappata.La palpavano dappertutto: lungo le belle gambe affusolate, sui seni sodi, sulla pancia, tirandole il piercing all�ombelico. Si insinuarono sotto la maglietta, strizzandole i capezzoli scuri, sentì che la toccavano sulla vagina dopo aver spostato gli slip di pizzo nero.Tentava di divincolarsi, ma loro erano troppo forti e la tenevano bloccata. Uno di loro le strappò la canottiera e un altro il reggiseno, buttandoli su un cumulo di macerie.Si avventarono sui suoi seni nudi, portava la terza, stringendoli e palpandoli, facendole male.Uno la afferrò per il polso e le mise la mano sul proprio pene eretto. Era molto grosso. La costrinse a masturbarlo, dopo poco anche nell�altra mano aveva il membro di un operaio.La fecero inginocchiare e si ritrovò subito il grosso pene di uno di loro in bocca. Aveva un sapore sgradevole, faceva caldo ed era ...