1. "il confessionale" di Salmacius


    Data: 24/12/2017, Categorie: Prime Esperienze Masturbazione Tabù Autore: salmacius, Fonte: xHamster

    ... piccola stanza la vicinanza al foro faceva si che mi arrivasse il suo odore che risaliva caldo alle narici.Ma guarda un po' che razza di fregature si prendono a non capire le lingue, forse quello era un locale per soli uomini, ed ora che fare? Mi ero preparato prima di esser sorpreso a calarmi le braghe, ed ora son tentato a far dei paragoni diretti, e il mio, timidamente moscio era meno della metà .Ero imbarazzato, ma per nulla ne sarei scappato! Che faccio?Di uscire a protestare non se ne parlava nemmeno, accidenti! Sai che risate avrei suscitato, protestare? uno straniero... insoddisfatto e incompreso? Qui dentro nessuno vedeva, mi faceva compagnia solo quel coso, che mai avrei voluto o pensato di avere accanto. Anzi mi sfidava, danzando invitante. Quel serpente nero ondeggiava e sembrava guardarmi ipnotico, invitandomi alla mossa. Mi ero avvicinato segando il mio, tentando di recuperare sulle misure, e almeno non sfigurare troppo e perdere d'orgoglio! E averlo vicino, che sbucava dalla parete liscia come mosso di vita sua mi attirò in modo naturale! Preso da una strana curiosità di sentire se era reale, e verificarne la consistenza, lo sfiorai di nuovo con la stessa mano. Sembrava un gatto che faceva le fusa, e si strusciò verso la mia mano. E così lo accarezzai e poi lo strinsi, impugnandolo. Come poteva esser già così duro, eccitato? faceva voglia di toccarlo ancora. Sembrava uno di quei grandi cazzi di plastica che vendono nei “sex-shop”, falso da tanto è perfetto! Ma ...
    ... era caldo e vivo. La sfida era eccitante. In fondo li dentro nessuno poteva vedere quel che facevo, e la mia curiosità vinse, lo presi meglio con mano tremante, segandolo piano e sentì dall'altra parte gemere e mi trovai a masturbarlo meglio. Doveva essere di un giovane scuro ed aitante, che attendeva ora di esser soddisfatto. Quel pensiero mi schifò e mi turbò, ma cancellai l'idea che quel giocattolo vivo che mi stava in mano fosse attaccato ad un altro uomo, e mi sforzai di pensare che fosse il mio. Era tutto mio, ora, divertente! Il pensiero di mollarlo senza far più nulla mi lasciava più a disagio del pensiero di capire quello che facevo, agivo da automa. Disagio sparito, non si può interrompere il piacere, è contro natura. Eravamo qui per questo e immedesimandomi in questa attesa di godimento ogni repulsione passava, la barriera che ci separava eliminava le distanze, e abbatteva i tabù. L'avevo reso duro e sapevo fosse meglio continuare a manipolarlo, su e giù, anche a due mani. Quel coso ora era come fosse un mio giocattolo, a mia disposizione, potevo giocare o stufarmi quando volevo. E poi in fondo entrambi avevamo pagato ed eravamo qui per qualcosa, per un contatto, ma ora qui c'ero solo io e questo coso scuro, duro e piacevole.Sai che soddisfazione poteva dare un cazzo così, bello duro, magari fosse il mio! Era mio, io lo avevo nella mano! E potevo giocarci. Ma si, quasi quasi gli faccio una bella sega, arrivo fino alla fine, lo faccio sborrare, fingendo che sia il ...
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