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Deja vu
Data: 22/03/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: robydany54
Da ragazzi ci incontravamo oltre che per vederci e chiacchierare anche e soprattutto per scopare da poco mi ero comprato una 500L di colore blu notte con interni rossi ,quella con i sedili reclinabili siamo negli anni 70’ con questa vettura veramente geniale partorita da una mente superiore,ne ho fatte di cotte e di crude . Un bel giorno poi ho messo la testa a posto e mi sono fidanzato seriamente con quella che poi di lì a breve sarebbe divenuta mia moglie:Barbara . Con lei mi trovavo molto bene sia sessualmente che per il resto. I nostri comizi amorosi li espletavamo nei vari posti di fortuna tipo parchi e perché no parcheggi isolati, sovente specialmente nel periodo invernale ci ficcavamo in una sala cinematografica , allora ce ne erano tantissime per tutte le tasche e senza farci accorgere da nessuno ci facevamo delle colossali pomiciate, che si concludevano sempre con una ricca pippa ed un ditalino ; approfittando dei soprabiti sulle ginocchia potevamo smanettarci a piacere fino a venire io su di un fazzolettino di carta e lei tra gli slip. All’epoca nel quartiere, c’era il parcheggio antistante lo Stadio Flaminio che tutti residenti conoscevano come luogo dedicato alle coppiette: oggi l'attuale Auditorium “Parco della Musica” progettato da Renzo Piano . Tutto il giorno era deserto ma al tramonto del sole si gremiva di auto ed ognuno a modo suo si dava da fare. Ricordo c’era pure chi tappezzava i finestrini dell’auto con vari giornali . Io non essendo tranquillo nei ...
... vari parchi pubblici preferivo usare la vettura per amoreggiare. Dopo vari giri di perlustrazione,per il parcheggio, deciso il posto giusto ne troppo isolato ne troppo affollato, insomma una via di mezzo ,la facevo spogliare tutta nuda, adoravo guardare il suo bel corpicino e dopo averla intensamente baciata non solo sulla bocca la piazzavo comodamente sul sedile posteriore e posizionandola con le cosce divaricate iniziavo a penetrarla intensamente facendole adagiare i piedi nudi contro il parabrezza dando inizio al dolce movimento ondulatorio di su e giù, così sia le auto vicine o chi passava per caso poteva vedere i suoi piedini pressare sul vetro; i finestrini li dovevo tenere chiusi per il semplice motivo che lei godendo era molto rumorosa, spesso ansimando ad alta voce mi incitava a continuare . Quindi i suoi gemiti di piacere con i finestrini chiusi si attutivano, una volta sborrato di solito sulla pancia , usciva dall’auto tutta nuda e si puliva per bene il ventre sgocciolante, evitando accuratamente che qualche stilla raggiungesse la fica e con calma si rivestiva chiaramente tutto ciò immersi nelle tenebre consci però che qualcuno ci stesse osservando : una volta ricordo vidi un auto vicina con al suo interno un signore con un potentissimo cannocchiale probabilmente all’infrarosso che non aveva mai smesso di osservarci godendosi tutto lo show fino alla totale vestizione. La mia teoria è sempre stata, tutto va bene finché non si oltrepassano determinate soglie, limitando ...