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Continua dopo la nevicata
Data: 24/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Sportivo
Il mio compagno di palestra di cui vi ho già parlato aveva il fuoco sessuale addosso. Gli piaceva in egual misura la donna e i bei ragazzi. Io ero diventato un suo confidente soprattutto perché di testa dimostravo più dei miei 20 anni. Crescevo di muscoli e forza con gli allenamenti e mi godevo la compagnia del “fratellone”. Per un anno i nostri incontri sessuali però non andarono oltre le forsennate pompe che gli facevo. Come ho spiegato nell’altro racconto, aveva la sua specialità: mi pilotava la testa con forza usando la mia bocca per penetrarmi e scoparmi in bocca. Avevo imparato ad apprezzare i suoi modi, mani callose, odore forte di officina, capitava che la sera lui fosse dietro al bancone da lavoro sporco di olio e ferro, col grembiule e di cuoio sopra i jeans. Si abbassava i jeans lasciando il grembiule, il cazzzo magnifico, largo e grosso, sempre pronto a scappellarsi nel sudore svettava. Mi infilavo sotto il grembiule. E iniziavo inginocchiato a lavorarmelo. Mi slacciavo e mi faceva la mia sega mentre letteralmente mangiavo quella sua asta generosa. Mai misurata ma era tanta, un ...
... capolavoro. Quando era sicuro che ormai Poggibonsi doveva essere chiusa, si staccava e andava a chiudere bene la porta a chiave. Si toglieva il grembiule di cuoio e con la mia testa tra le mani mi scopava la bocca. Mi diceva di fare attenzione a non morderlo e io avevo imparato. Me lo sentivo in gola e a ogni stantuffo me lo sentivo in gola. Gli stringevo dietro le natiche sudate e poi mi passsvo il dito bagnato del suo sudore sotto il naso. Una goduria. Sentivo i suoi muscoli la sua forza. Lo guardavo da sotto: baffi biondi folti, occhi duri, nasone enorme che a lui non piaceva ma a me si molto. Gli chiedevo solo di non farmi male quando mi prendeva la testa fra le mani. Stai tranquillo mi sussurrava. Bevevo tutto fino all’ultima goccia. I miei frullati di proteina mi diceva lui. Mancava certamente qualcosa, volevo essere montato da lui. Lo sapeva e meditava. Un conservatore veramente etero che si divertiva con la bocca del suo giovane amico, questo voleva essere e rimanere. Aveva paura di girarmi e montarmi, aveva paura che poi gli piacesse per davvero.. ma poi successe e prometto che ve lo racconterò.
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