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La figlia della vicina -Lezioni di musica del Pro
Data: 24/12/2017, Categorie: Feticismo Autore: carlocaldo, Fonte: xHamster
E' veramente eccitante sentire la consistenza di una calza autoreggente . Una cosa che mi fa arrapare da morire. Era totalmente in trans lei, completamente partita dall'eccitazione. " Se riesci a scoparmi tutta la notte professore io chiamo le mia amiche e non vado a ballare" . E allora dissi " Chiamale che stanotte ti voglio fare impazzire. Decise di scendere e spostare l'auto per non far vedere l'auto alla madre, si sarebbe insospettita visto che doveva andare in discoteca ". una volta risalita primi la porta e una volta chiusa poggiai la creature sul muro iniziando a pomiciarla. Cazzo entrare con le mani in quel corpicino era fantastico. Senti la consistenza delle mutandine di pizzo . Ero molto fini coprendo solo una porzione della fighetta. con Le due mani in maniera decisa abbassai il vestitino iniziando dal busto. Notai , una volta arrivato alla fighetta, cher era non bagnata ma inondata " . Mi disse" di solito il mio ex mi scopava e basta e non mi scaldava così' tanto" . La guardai negli occhi e Le dissi" guardami". Tirai su la mano bagnatissima di lei , e iniziai a leccarmi le dita per poi farle leccare anche a lei. Prese una decisione tentando di toccarmi dolcemente il pene, ma io non volli...la volevo fare impazzire. Iniziai a baciarle il collo scendendo con la lingua sino al reggiseno. Con un movimento deciso lo tirai giu ed emersero queste due meraviglie che si poggiavano dolcemente sul corpo. Sembravano più' piccole. " Ahhh" disse " professore sono tutta ...
... bagnata" . era bloccata sul muro accanto alla porta e non poteva muoversi. Leccavo quelle tette producendo un quantitativo di saliva pazzesco. " guardami" le dissi. Lei osservava la mia lingua muoversi dolcemente, una lingua aperta che insalivava tutta la tetta. Mi guardava eccitata mentre l'altra mano disegnava cerchi concentrici intorno al clitoride. Non ero ancora entrato. Capezzoli e bocca / bocca e capezzoli/ pomiciate forti e tutte. La luce soffusa rifletteva la mia saliva su quella pelle chiara . Era così'' tanta che si creavano delle bollicine microscopiche. Tentava di liberarsi di me ma la serravo in continuazione al muro. Presi il calice di vino e sorseggiandolo mi abbassai sino all'ombelico rilasciando il vino nel buchetta. " W i professori" mi disse , " io professore torno spesso da lei" e io " dolcezza più' vieni lezione più' ti scopo . " Sei un gran porco " mi disse . Sono d'accordo in parte. Porco lo sono ma devi darmi del " Lei". In maniera goffa visto che era svestita andammo in camera e letteralmente la lancia sul letto. Con forza silvia il vestito. Adesso la potevo vedere molto bene. Tacco, autoreggenti, mutandine e seni semi scoperti. " che vuole farmi professore ? ". E io spogliandomi " Adesso ti lecco la passera come so fare io " , gettandomi tra le sua cosce. Iniziai a leccare la caviglia , non le avevo fatto togliere le scarpe visto che mi arraffavano molto. Tendevo con le mani le sue gambe. " Guardami, mi devi guardare" Le dissi. Dolcemente la mia lingua ...