La moglie di Paolo
Data: 24/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Claudio78
... pensa?��Non ne pensa niente perché non lo sa, quindi ti prego di tenere per te quello che ti ho detto come io terrò per me la storia delle foto�.�Tranquilla, sarò una tomba�, le dissi. Mi presi qualche secondo per sorseggiare del vino e poi mi giocai il tutto per tutto. �D�altra parte - dissi fingendo di parlare come un professore - come scrittore non posso che essere contento che ci siano molti lettori�.�Scrittore?�, chiese lei stupita.�Beh, sì - confermai minimizzando - ogni tanto mi viene l�ispirazione e scrivo qualcosa�.�Non ci credo! - rispose, sorpresa ma interessata - e di che genere?��No, dai, lascia stare, cambiamo discorso�, le chiesi.�Ma perché? Dai, confessa!!!�, mi incalzò sorridendo.�Ma mi vergogno� ho scritto anche delle cose molto spinte�.�E chi lo avrebbe mai immaginato�� commentò fingendo di sgridarmi.�Ecco, appunto, quindi lasciamo stare��No, non puoi lanciare il sasso e nascondere la mano��Mi vergogno, dai, davvero, ho scritto cose troppo spinte��Va bene - disse lei abboccando all�amo - allora vuol dire che mi stai prendendo in giro��No, ti assicuro - le dissi - è tutto ...
... vero�.�E allora dimostramelo��Ok - le dissi fingendo di accettare per sfinimento - però� spero che non mi giudicherai male�. Presi il menù che era accanto a me e ne staccai un pezzetto sul quale scrissi l�indirizzo di Milunuda e un nick. �Apri questo sito e cerca i racconti di questo nick�.Lei diede un�occhiata rapida al foglio e poi, come se fosse una taccheggiatrice, lo fece scivolare nella borsa senza dare nell�occhio.�E come faccio a sapere che sei veramente tu e non mi stai prendendo in giro�, mi chiese guardandomi di traverso.�Semplice, puoi scrivere alla mail che troverai lì sopra e chiedere conferma�.�Mmmm�, commentò lei dubbiosa proprio mentre Paolo si girava verso di lei scusandosi di essersi intrattenuto tutto quel tempo con il collega alla sia sinistra.La serata assunse tutto un altro sapore, ogni tanto lei mi guardava in maniera diversa da prima, poi quando ci salutammo mi ammonì scherzosamente: �Se mi hai preso in giro ti ammazzo�.Ci salutammo e tornando a casa non riuscii a non accarezzarmelo da sopra i pantaloni pensando alla serata e sperando di poterne trarre qualche vantaggio.