Pensando a te
Data: 24/12/2017,
Categorie:
Sensazioni
Etero
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: ilcortese, Fonte: RaccontiMilu
Pensando a te.Penso a te, penso a te, una dipendenza, una droga, il cuore non conosce ragioni, le passioni neppure, la fame cresce, cresce via via sempre più.Si sta male, eccome, un trauma violento, che ti immobilizza, nella fisicità e nella mente, non risparmia niente e nessuno, condannati alla sofferenza, alla pena.Quest�amore intenso, folle, romantico, il nostro ritratto, che doveva accompagnare il nostro futuro invecchiando insieme, naufragato in una tempesta fuori stagione, stagione? Mah� Forse è stata solo colpa di un autobus in ritardo.Ricordo le tue mani, sulle mie, sulla mia pancia mentre accarezzavi i peli, il tuo sorriso, il tuo piacere nel farlo, con gli occhi lucidi, lo sguardo fermo, mi lasciavo accarezzare l�anima, mi lasciavo stringere il cuore.Pensieri complicati i tuoi, forse meglio pensare un po� meno, forse bastava cambiare le lenzuola, senza cercare stimoli altrove, vorrei stringerti, accarezzarti, invece sono qui nel silenzio a scrivere di te, del passato, senza pensare al domani, un suicidio, un suicidio senza il sorriso compiacente della consapevolezza dell�ultimo atto.Andrea è entrato, entrato prepotentemente come un uragano, tu hai lasciato la porta aperta, io non sono stato più in grado di serrarla, sovrastato dalle mie paure, ho cercato di combattere, ho cercato di rinnovarmi, di trovare il coraggio per continuare, di sperare, di vivere ancora con te, di vedere la luce domani, con le mani, le nostre mani che non si lasciano mai, appeso ...
... ad una corda, ho cercato di sorreggere il peso, la fatica, lo strazio dell�anima, fino all�ultimo respiro utile.Ora mi guardo intorno, sono solo in una stanza, questa stanza che non conosco, lontano, mi manca l�aria, questo tavolo bianco, queste sedie importanti, tutto tace, regna il silenzio, solo il rumore dei tasti mentre scrivo, ti penso dormire, accarezzo il tuo corpo, ti stringo via via sempre più, guardo le labbra, quanto sono belle, con sguardo distratto osservo il tuo corpo, ti ho perso, costretto a non amarti più.In questa giornata di sole caldo, ho un respiro freddo, sono nudo, e tu lontana da me, sei sdraiata su quel letto, con il seno scoperto, mentre lui seduto ti ammira, ti osserva, affila le armi, così ti dipingo, usando colori pastello, pastello non è, son colori forti, duri, imponenti, sei bella.Ora si alza, le sue mani ti sfiorano, sento i tuoi brividi, non vedo il tuo viso, come nascosto da non so che, viaggi con lui, ti fai trasportare, sei in nuovi posti, i capezzoli duri, il suo tocco efficace, che strano, che strano abbraccio, il risveglio da un sonno, forse a lungo agognato, il vero peccato, quello cercato.Ti bacia, ti assaggia, anche lui sente il bisogno di te, come la voglia, la voglia improvvisa che assale, ti avvolge, le sue mani sui seni, i respiri si fan duri, tremano le gambe, il bacino si muove, un�altra vittima è certa, la testa è scesa, ora ti annusa in mezzo le gambe, inizia a leccarti, in modo svogliato, così a me sembra, ...