1. 073 - Arianna, madre sottomessa al figlio bastardo


    Data: 25/12/2017, Categorie: Etero Incesti Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Luca, era il più giovane della famiglia, viveva ed abitava nella casa dei genitori, con il padre, la madre, la sorella poco più grande di lui e il fratello più vecchio.Fin dall�adolescenza non aveva mai capito, perché la mamma avesse sposato papà, sicuramente non per amore, il padre in effetti era un uomo del tutto insignificante, alto un metro e sessantacinque, magro, scheletrico, portava gli occhiali che gli stavano appoggiati sul naso monumentale. Il viso non era affatto bello e per di più, era pure poco simpatico, sia con tutta l�altra gente, sia con la sua famiglia e in particolar modo con la moglie. Sicuramente, moltissime persone, nel vederli assieme per la strada, si ponevano la stessa domanda. Lei, Arianna, la sua mamma, era una bellissima donna, un palmo più alta del marito, un bel viso di tipo mediterraneo, nel quale spiccavano gli occhi di un colore azzurro cielo, molto profondi e lascivi, la sua carnagione era lievemente ambrata, portava i capelli neri, lunghi oltre le spalle. La sua bocca sensuale, aveva le labbra spesse e desiderabili che invitavano i maschi a pensare subito ad un meraviglioso pompino. Apriamo una doverosa parentesi��Luca era profondamente innamorato di sua madre, lo era sempre stato, sin da bambino e poi aveva continuato a coltivare questo profondo sentimento anche da giovanissimo, le sue prime masturbazioni erano avvenute pensando a sua madre nuda. Lei in modo assolutamente naturale, si mostrava a lui, lo faceva da sempre, senza mai curarsi ...
    ... della sua presenza, si mostrava in bagno, mentre si muoveva eroticamente sotto la doccia, con le sue mani intente a lavarsi e ad accarezzarsi il corpo in modo ancorché osceno e provocante. Lui l�aveva vista cambiarsi in camera, mentre si provava un vestito o della lingerie sexy e seducente, il giovane amava le sue grosse tette, fantastiche, succulente, da leccare, sfiorare, stringere, spremere e poi, magari esausto, dopo aver fatto sesso con lei, abbandonare il capo fra di esse, e godersi l�abbraccio caldo e morbido di quelle magnifiche mammelle. Luca era stregato anche dalla pelle morbida che pareva eternamente abbronzata, dal suo ventre piatto e dal magico e conturbante monte di venere coperto da serici riccioli scuri. Il giovanotto apprezzava soprattutto il sedere di sua madre, quando lei, nelle mille occasioni che si palesano durante una vita assieme, gli aveva mostrato involontariamente il suo sedere, lui aveva sentito la tentazione impellente di sculacciare quelle chiappe rotonde e piene; in alcuni casi aveva potuto spiarla nuda e chinata in avanti a sfilarsi dai piedi le mutandine, in lui prontamente si era verificata una quasi dolorosa erezione. Viste da dietro quelle natiche sporgenti erano un invito a possederla analmente, erano quasi una inconscia richiesta da parte della donna di un grosso cazzo piantato in uno dei suoi buchi. Poi la figa, già, il centro nevralgico del sesso, lui, dal buco della serratura, l�aveva osservata un paio di volte, mentre sola in camera ...
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