1. L'emiro i


    Data: 29/03/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... distanza!
    
    Gli feci presente che non mi sarei potuto permettere il costo di un volo fino a Dubai. Con i miei avrei potuto portare la scusa che partivo per un lavoro e li pagano bene. Loro stanno sempre a dirmi che il tempo della scuola è finito, di cercarmi lavoro. Ma qui non se ne trova. La scusa era perfetta ma lui mi avrebbe potuto trovare lavoro lì?
    
    Mi disse che sarebbe venuto lui da me, la prima volta. Ci saremmo incontrati. Avremmo fatto e, se poi fossimo stati soddisfatti tutti e due, avrebbe pensato lui a portarmi con sé. L'idea era buona e la accettai al volo.
    
    Dopo solo una settimana è venuto. Mi aveva detto che non sarebbe andato in albergo ma che avrebbe preso un appartamento in affitto. Ci siamo dati un appuntamento in centro, ai tavolini di uno storico bar sulla piazza centrale. Lo feci aspettare un po', anche se morivo dalla voglia di incontrarlo. Chissà perché. Forse fu dettato dal mio lato femminile. Quando arrivai lo riconobbi subito a distanza e lui riconobbe me. Fu come un fulmine a ciel sereno. Quanto era bono! Più mi avvicinavo e più mi scioglievo. Ma... ma non era solo. Con lui era un altro, bono pure lui (devo ammerlo, sono troia), ma certo non mi passò per la mente di far sesso se non con lui.
    
    Arrivato al tavolino, si alzarono e lui mi abbracciò come un vecchio amico, così, davanti a tutti, in mezzo alla piazza centrale della mia città. Finii di sciogliermi. Quasi non capivo più niente. Mi presentò l'altro come un suo assistente. Anche lui ...
    ... parlava un po' di italiano. Ci stringemmo la mano con un sorriso (certo era proprio bono anche lui). Consumammo delle bevande, due parole e poi ci trasferimmo a casa sua per consumare ben altro. Aveva preso in affitto un'auto di lusso e l'altro ci fece da autista. Arrivammo e rimasi sconcertato. Non si trattava di un semplice appartamento ma di un villino in una zona residenziale molto elegante.
    
    Subito l'altro ci lasciò soli e subito mi portò in camera da letto. Moriva dalla voglia, mi disse (e anche io, per dirla tutta). Mi disse che di persona ero anche meglio di come si aspettasse (e anche lui per me). Mi disse che non vedeva l'ora di "mettermi sotto", come diceva lui (e anche io, figuriamoci). Poi smise di dirmi qualcosa. Mi strinse a sé. Essendo più alto di me si chinò per baciarmi. La sua lingua prese subito possesso della mia bocca. I suoi baffi mi solleticavano le labbra. Sentivo che qualcosa gli cresceva all'altezza dell'inguine, schiacciato contro di me. Ero in estasi assoluta!
    
    Sciolto l'abbraccio, cominciai a spogliarmi, lentamente, un pezzo per volta. Volevo farlo eccitare ancora di più. Volevo farlo scatenare. Lui rimase come in trance. Si sedette sul bordo del letto, massaggiandosi la patta dei pantaloni o, meglio, sistemandosi come poteva la bestia che vi scalpitava dentro. Mi voltai per calarmi lentamente le mutandine fino a terra, piegandomi, così a mostrargli il culetto che avrebbe poi posseduto. Mi girai, finalmente completamente nudo, e questa volta ...