1. Manette


    Data: 01/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Spettro82, Fonte: Annunci69

    ... capezzoli duri mi sussurravano la voglia di cazzo che le scorreva nel corpo.
    
    Sentii il tempo rallentare, poi la sua bocca cercò la mia per un istante, sentii la sua lingua ed il sapore inconfondibile del maschio che aveva succhiato.
    
    "Scusami, il gel..."
    
    Lo disse con naturalezza mentre alla cieca apriva il comodino di fianco al letto.
    
    "Per il culo..."
    
    Non c'èra bisogno, di dirlo ma lo fece semplicemente per farmi allagare le mutande di precum.
    
    Per la seconda volta in quella serata le dita scivolarono lungo i miei addominali infilandosi veloci sotto il tessuto.
    
    Le manette erano l'unica cosa che mi tratteneva dal farla mia, riportarla a me e impedirgli di andare a farsi inculare nell'altra stanza.
    
    "Resta duro, ora mi farà urlare, lo fa sempre quando mi prende in ufficio..."
    
    Il linguaggio divenne subito pesante, la porta generosamente lasciata socchiusa mi regalava di nuovo scampoli di ciò che stavano facendo i due amanti nel salotto.
    
    Gli "schiack-schiack" ora mi arrivavano chiarissimi, non vedevo nulla ma quando le urla riempirono la mia testa capii che quella bestia di nervi e carne che mi aveva minuziosamente descritto prima di amanettarmi ora era piantata nell'intestino della donna che amavo.
    
    Dopo quasi un ora di liquido piacere, scandito da parole infiammate dalla lussuria e rantoli frenetici tutto era finito.
    
    La porta di casa si era chiusa da un istante, sentii di nuovo i sandali ...
    ... di Stella avvicinarsi ticchettando una zozza melodia sul parquet.
    
    Il silenzio ed il buio lasciarono il posto al suo profumo.
    
    "Liberami puttana!"
    
    Non vi fu risposta, era nuda e sudata, appena si mise sopra di me avvertii la presenza di un osceno miscuglio di umori che scorreva dal suo sesso gonfio lungo le cosce di velluto.
    
    "Ora riprenditi ciò che é tuo..."
    
    L'acciaio mi costrinse ad accoglierla mentre il caldo abbraccio del suo utero mi avvolgeva il cazzo sporcandomelo con i loro umori.
    
    "Senti quanto sono fradicia?"
    
    Non risposi, gli splendidi fianchi lentamente avevano iniziato a muoversi mentre Stella aveva afferrato la testiera del letto.
    
    I seni mi schiaffeggiavano mentre la monta diventava frenetica, poi dopo un intensa cavalcata mi sentii gridare in faccia il suo orgasmo.
    
    "Inculati da sola..."
    
    I suoi occhi, abissi neri su di un volto stravolto dal piacere mi risposero senza parlare.
    
    Era largo, il porco le aveva trapanato il culo lasciandoglielo completamente aperto.
    
    "Si amore è stata quella bestia che ha tra le gambe, ne sono schiava, la prossima volta, dopo che avrà finito te lo lasceremo pulire..."
    
    Le risposi sborrandole in culo mentre lei mi baciava con un trasporto assoluto.
    
    Il nostro gioco passava anche dall'uomo che l'aveva appena scopata, ma lui era solo uno strumento di una sinfonia, creata dalla nostra complicità per compiacere le i nostri sensi e le nostre menti.. 
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