1. Il passaggio


    Data: 01/04/2021, Categorie: Etero Autore: diabolito

    Ho viaggiato molto in autostop da giovane, specialmente da minorenne dato che non possedevo neanche il motorino. Ho conosciuto gente di tutti i tipi e mi è capitato di rifiutare passaggi perchè non mi fidavo dell'aspetto di chi me li offriva.
    
    I miei genitori naturalmente erano contrari e quando potevano mi portavano e mi venivano a prendere o mi affidavano a conoscenti o parenti. Una di queste conoscenze era la nostra vicina: Paola, una signora la cui casa frequentavo spesso poichè ero coetaneo di uno dei due figli. Una bellissima donna, alta, formosa, ma soprattutto con un portamento unico; molto severa con i figli tanto da averne una soggezione imbarazzante. Era ormai più di un anno che si offriva per darmi passaggi, a volte in compagnia del figlio ed a volte da solo, quando un giorno mi chiese di accompagnarla da un'amica prima di lasciarmi ed io accettai.
    
    Una volta giunti a casa della sua amica trovai un'atmosfera molto accogliente e tra chiacchiere, the e biscotti iniziarono gli apprezzamenti nei miei confronti, prima solo da parte della sua conoscente e poi anche da parte di Paola. La cosa, per me allora diciassettenne, non poteva che farmi piacere e stando al gioco mi mostravo, mi levai la t-shirt mimando uno striptease e preso dall'eccitazione mi levai anche i jeans. A quel punto provai un pò di imbarazzo, ma per tutta risposta Dania da brava padrona di casa iniziò a sbottonarsi la camicetta con fare sensuale e cominciai ad intravedere i suoi splendidi seni ...
    ... racchiusi in pizzo nero che mi fecero immediatamente esplodere una erezione marmorea.
    
    Loro ridevano divertite mentre io cercavo di nascondere il gonfiore delle mutande e aspettavo che anche Paola iniziasse a denudarsi, ma non lo fece. La sua amica mi chiese se avessi mai visto una donna nuda, e senza aspettare risposta si alzò la sottana mostrandomi le cosce abbronzate, poi si alzò in piedi, aprì la lampo e molto lentamente si sfilò la gonna. Mi fissava con uno sguardo seducente ed io ero smarrito, in preda di un'eccitazione stupefacente; accortasi di questo si avvicinò, mi mise una mano sul petto, iniziò ad accarezzarmi e scese fino ad arrivare a sfiorare il cazzo con le punta delle dita.
    
    Qualche istante dopo lo prese in mano, iniziò a stringerlo e rivolgendosi a Paola disse che avevo un uccello molto bello e grande, mentre l'altra porca che iniziava a rilassarsi le rispose che ero ancora in fase di sviluppo e che sicuramente avrei fatto felici molte donne. A quel punto successe quello che avevo sognato innumerevoli volte: la mia cara vicina si alzò, si spogliò completamente (mentre l'altra smaneggiava con la mia fava ed io le baciavo i capezzoli), si inginocchiò ai miei piedi ed iniziò a succhiarmelo avidamente. Dania accarezzava me e la sua amica, sorrideva, poi concentrò le sue attenzioni sul culo dell'amica che baciò ed accarezzò a lungo iniziando ad usare sempre più insistentemente la lingua. Paola ansimava mentre mi spompinava divinamente, fino a quando si girò, ...
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