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L'attesa è terminata
Data: 01/04/2021, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999
... mordere, della lingua che cerca e del dito che ambisce affondando, tutto con la straordinaria naturalezza e la disinvolta semplicità d�una mente inconscia, un meccanismo automatico che si sente addosso osservandola per lungo tempo.E� bello come un rituale, eppure è soltanto un gesto irrazionale, un piccolo morso, l�umido che a momenti cola. E� un rosicchiare delle unghie, tenuto conto che si capisce subito appena s�avverte lo sfregare osseo dell�avorio. Il canto degl�incisivi che s�incontrano, il labbro inferiore lievemente sporgente pronto a offrire un appoggio, l�indice che s�avvicina alla bocca, la forza appena all�entrata, mentre lei è sempre tutta nei suoi pensieri che non riesce ad abbandonare. Intanto la lingua sguscia, perché con uno scatto cerca la parte esposta, non s�allontana mai troppo dalla mano ripiegata a riccio, dal dito teso, la sua preda. La lingua comincia a circondare l�unghia, ne scorre ripetutamente la cornice seguendone il solco per separare la carne. Bagna e insiste nell�incavo, lì dove la sensibilità si esalta facilmente, perché da egoista com�è la lingua tormenta la superficie liscia. Niente intorno riesce a placarne la movenza, cambia falange e ripete il rito, emerge e affonda senza stancarsi, sta pensando a dove sia lui, se verrà all�appuntamento o se il litigio di qualche ora prima lo terrà lontano.Lei non desiste, non cambia nemmeno più la mano, non rinuncia, considerato che lavora alacremente e ottiene quello che vuole, ...
... tra i denti spezza la pelle sottile, un piccolo lembo da qualche tempo inutilmente appeso. E tu che guardi, che fremi, che sospiri senza darlo a vedere, in quell�istante ti distacchi dalla conversazione che t�ha tenuto impegnato all�apparenza fino a quel momento, dopo la guardi in maniera fissa negli occhi senza dire una parola, segui fino in fondo quel gesto che finora hai tenuto esclusivamente per te come un�ossessione nella mente. Lei continua e non s�accorge, poiché essendo disincantata squadra l�unghia, decide e volta lo sguardo. Tu non ce la fai più nel vedere suggere quella carne ormai sfibrata, diventata molle, perché qualcosa t�esorta ad alzarti per andarle vicino collocandoti di fronte a lei. Sono le sue dita le prima a fermarsi, ancora rifugiate in bocca così da farla sembrare una bimba colta nel leccare spensieratamente una caramella, a quel punto le agguanti la mano, la sua bocca è finalmente libera e lei sembra svegliarsi come da un torpore.Quella mano questa volta l�avvicini alla tua bocca, finché lei sgrana gli occhi e poi sorride, ti lascia guidare con dovizia ogni dito fino in fondo alla tua gola. Quel lavorio ti prostra il cuore, che dall�inguine come un�onda sente ora battere più forte.Lei s�aggrappa a te come se s�inabissasse, se naufragasse, dimentica tutto ciò che prima la teneva in vita, lei ti lascia fare, o almeno questo è ciò che immagini e che fortemente vorresti, ma lei s�alza, si muove lentamente e s�allontana, mentre tu ancora credi ...