Godiamo con tua zia
Data: 25/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Berny2
... Giulia di andare a prendere dell'olio in cucina. Tornò con l'oliera piccola, me la passò e ne versai alcune gocce tra le chiappe. L'olio scese lentamente e arrivò fino allo stretto pertugio; lo spalmai piano piano tutt'intorno al buco e inserrii con delicatezza un altro dito, mentre continuavo a scoparla nella fica. Continuai fino a quando sentii il buco piuttosto rilassato; sfilai il cazzo dalla fica e feci cenno a Giulia di spalmarlo bene con l'olio. Si unse una mano e cominciò ad accrezzarlo lentamente, spandendo l'unguento per tutta la lunghezza. Avrei continuato per ore quel dolce massaggio, ma il culo di Anna reclamava la sua dose di cazzo. Puntai la cappella sul buco oramai cedevole e spinsi con forza. Anna iniziò a mugolare, un misto di lieve dolore mescolato con un curioso piacere le inondava il corpo. Il mio arnese si faceva strada lentamente ma con costanza, fino a quando la cappella non entrò completamente e l'anello si richiuse dietro. Iniziai a scopare quel culo lentamente, per dare modo a Anna di abituarsi a quell'ingombrante ma piacevole presenza. Andai avanti per un pò, quando mia moglie pensò bene di accarezzarmi i coglioni duri e gonfi con ...
... la mano unta d'olio. Quel caldo massaggio, unitamente al culo che stavo violando, fecero crescere in me la voglia di scaricare tutto il mio piacere. Aumentai il ritmo, diedi ancora alcuni colpi, mi sfilai e feci sdraiare le due donne a pancia in su. Si abbracciarono, e le tette si avvicinarono tra loro, toccandosi. Mi sistemai in ginocchio in mezzo alle loro gambe, i due stupendi corpi nudi sotto di me, menandomi il cazzo molto energicamente. Finalmente esplosi il mio piacere, esternando il mio godimento con un lungo sospiro. Il primo schizzo lo riservai a mia moglie e andò a finire quasi sotto i suoi seni. Puntai l'uccello verso la fica ed il secondo schizzo si posò sulla sua peluria. Subito spostai la mira verso il triangolo nero di Anna, a cui riservai il resto della sborrata. Alzai gli occhi e vidi le mie donne guardarmi sorridenti, appagate. Le perle bianche risaltavano sui boschetti di pelo nero, quasi come una firma, un sigillo a quella nuova relazione che ci legava tutti e tre. Mi abbandonai tra le loro braccia, pregustandomi tutto quello che ci sarebbe stato di buono di questo nuovo legame, mentre il soffio di aria fresca continuò a cullarci a lungo.