1. Un maschietto scopato da altri 5 maschi


    Data: 04/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: lovoglio, Fonte: RaccontiMilu

    Ero solo , mi diedero dei vestiti da indossare, erano dei collant col reggicalze incorporato, proprio da puttana da usare e non avevo niente altro. Arrivarono dei signori grandi, erano 4 maschi villosi uno aveva 45 anni, uno 70, uno sui 60 e l�ultimo sui 23. Io ero nudo, a parte i collant, e mi fecero mettere in ginocchio e subito prendendomi per i capelli mi tirarono verso i loro cazzi in tiro, volevano che li prendessi bocca. Quello più forte mi prese con la sua mano grande e mi spinse sul cazzo: suca puttana. Senti la capella spingere sulle mie labbra, mi chiuse il naso, e subito spinse facendomi entrare la sua cappella in bocca, con un leggero gusto di urina. La cappella era grande, molto grande e sentivo che la spingeva con forza, il più possibile. Ero un po� spaventato ma al tempo stesso ero eccitato, mi piaceva esser trattato così. Ero in ginocchio, lui seduto sul divano, io su un tappeto, un altro subito arrivò da dietro e con forza mi aprì le cosce, sentì le sue mani grandi spingermi le natiche per aprirle, con forza. Tutto era veloce, le mani le sentivo ovunque, sentivo spingermi nel secondo canale, e con i pollicioni cercare di dilatarmi. Mamma mia che male, sentì un dolore lancinante. Ad un certo punto mi presero e mi misero a pancia in su, sentì che mi tenevano per il sedere, allargandomi le natiche e sotto sentivo che qualcosa di veramente duro usava il mio peso, si il peso del mio corpo appoggiato tutto su un unico punto, un mastello che si faceva largo sul ...
    ... mio sfintere. Pian piano che il tempo passava cedevo e sentivo un dolore sempre maggiore. Proprio così il culetto vergine si stava aprendo. Sopra di me avevo l�arnese di un altro che ormai si era scappellato, la mia lingua scivolava con le mie labbra sulla sua pelle liscia. Sentivo i suo testicoli pieni di peli toccare le mie labbra, le mie guance. Fui costretto a massaggiargli i testicoli e sentì subito come quella sacca era come soda, si piena, piena di quel liquido denso e bianco che da li a poco avrei assaggiato per la prima volta, quel liquido che tanto volevo donare alle femmine e che invece questa volta avrei assaggiato e dovuto ingoiare. Con l�altra mano invece mi trovai ad impugnare il cazzo di uno che neanche vedevo, mamma mia come era duro. Mi misi a stringerlo, a masturbarlo, si volevo farlo godere, anzi sentivo la voglia di succhiarlo, ma non potevo perché ne avevo già uno in bocca ed allora cercavo di segarlo al meglio ed al tempo stesso mi misi a spominare meglio che potessi quello che avevo in bocca. Con la lingua continuavo a giocare con la cordicella ed ogni tanto lo mordicchiavo, facendolo saltare, e sentendolo anche godere come un matto ed insultarmi, mi diiceva di non provarci a fargli male altrimenti mi avrebbe massacrato di botte. Io a sentire che ero succube, mi sentivo femmina e mi eccitava, cercavo di succhiarlo al meglio, come se avessi sete, si sete di sborra. Intanto ogni tanto aprivo la bocca per sprigionare il dolore che provavo, un dolore immane ...
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