1. Separazioni e altre piacevolezze


    Data: 07/04/2021, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Cuckold Autore: esperia

    Ero sempre entrato volentieri da Arlati, una vecchia e storica trattoria milanese, di buon livello anche se molto in periferia, davanti alla Pirelli Bicocca, a nord della città. Dalle parti di casa mia, comunque.Mi piaceva il cibo, la cortesia dei proprietari e la discreta privacy dei tavoli, messi in modo da attutire i rumori e non infastidire troppo i commensali anche quando qualche compagnia aziendale pensava bene di terminare la serata con cori da osteria.Il posto ideale per una serata romantica.La mia non lo era. C'era mia moglie Federica con me.Mi aveva detto che voleva parlarmi e aveva chiesto di vederci in un posto dove avremmo potuto stare tranquilli.Ed eccoci qui, seduti a un tavolo d'angolo, a consultare il menù.Io quasi non le avevo rivolto la parola in tutto il giorno. Lei sembrava sulle spine e non smetteva di agitarsi sulla sedia, accavallando le gambe per poi scavallarle subito, morsicandosi nervosamente le unghie, tormentandosi un ciuffo di capelli che non voleva rimanere dietro l'orecchio e gettandomi di tanto in tanto occhiate preoccupate, ma determinate.Esaminavo il menù, indeciso tra un risotto con l'osso buco, i quasi dimenticati "rostìn negaa" o una semplice tartare. Il vino era già arrivato: un ottimo Pinot nero dell'Oltrepò della Cantina Bruno Verdi, che avevo già cominciato a sorseggiare. Intanto la guardavo.Era sempre una bellissima donna, almeno ai miei occhi. Intelligente, sicura di sé e fino a qualche tempo fa avrei dato volentieri la mia vita ...
    ... per lei.Ora non più. Tutta la passione era morta, ormai.Non avevo del tutto chiaro cosa mi avrebbe detto durante la cena, ma non avevo affatto l'intenzione di renderle le cose facili.- Giorgio - Cominciò.Giorgio sono io, Giorgio Parmeggiani. Milanese, ma di origini piacentine, cinquantaquattro anni, in buona forma e con un buon lavoro. Da ventotto anni, ormai, sono sposato con questa estranea che mi sta di fronte.- Sì, Federica.- Ecco... Ti vorrei parlare di una cosa�- Oh, che simpatica novità! - Praticamente non mi parlava da sei mesi.Mi rivolse un'occhiata irritata, con una smorfia di disappunto. Speravo di metterla in difficoltà al punto che sputasse fuori quello che aveva da dirmi senza inutili giri di parole.- Vedo che non hai perso il tuo sarcasmo e che trovi sempre il modo per rovesciarmelo addosso.- Non sto cercando di essere sarcastico, ti assicuro.Aspettai che dicesse qualcosa, ma pareva come bloccata. Io non facevo un plissé. La salvò il cameriere che si avvicinò proprio in quel momento per le ordinazioni.Stavolta lasciai che la mia maleducazione prendesse il sopravvento. Ordinai per primo, senza cederle la priorità né ordinare per lei, come avrei fatto nel passato. Presi il risotto giallo con l'ossobuco. Lei ordinò un'insalata. Un'insalata! Nel paradiso della cucina milanese lei prende un'insalata!Attendendo I nostri piatti, prese coraggio e cominciò:- Giorgio, ultimamente ho avuto modo di pensare a noi, al nostro rapporto. A me e a quello che veramente voglio e di ...
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