1. Padre nostro


    Data: 11/04/2021, Categorie: Incesti Autore: Erotico Scrittore Charles Boudlaire

    ... all’improvviso una mano libera, poi l’altra, poi una gamba ed anche l’altra. L’avevano slegato. Era libero ma pronto per godere. Si alzò come una furia. Buttò dal letto suor Angelica. Estrasse con una mano il cetriolo dal suo culo e lo infilò nella bocca della suora che continuava a toccarsi la fica dopo aver pisciato. Si scaraventò su suor Anna, la sbattè sul letto, gli aprì le gambe ed infilò con forza il suo cazzo nella figa della giovane suora. Iniziò a pomparla e chiavarla con una furia incredibile. Una forza animalesca che mai aveva posseduto. Padre Francesco: “prendi troiaaa…prendi il mio cazzooo…prendilo fino nell’uterooo…questo giorno te lo farò ricordare per tutta la vita….ti chiaverò fino a farti svenire…ti sborrerò dentroooo…ti metterooò incinta….ti ingravido lurida suora depravata….aahhaaha….” Suor Anna avvinghiandosi a lui, aprendo sempre di più le gambe e sentendosi squartata da quel cazzo possente: “siiiii….falloooo….sborrami dentroooo…fammi tua per sempreeee….ingravidamiiii…menttimiii incinta…..fammi sentire femmina come non lo sono mai stataaaaa….aahhaha…..vai…sborraaa……siiiiii !!!” Padre Francesco: “ahhhh…grrrr….ti ...
    ... sborro dentroooo…ti fecondoooo…ti ingravidooo troiaaa….sei miaaaa…sei miaaaa….tieniiii…prendi la sborra nel tuo uteroooo…..” In quella stanza ormai l’inferno si era scatenato. Il prete fotteva la giovane suora. Suor Angelica aveva il cetriolo conficcato nella figa. Godevano tutti, godevano come dei porci, come cani e cagne in calore. Godevano, gridavano. Una scena dal piacere immenso e depravato. Corpi, sesso, e ancora grida, lamenti, esortazioni. In quella stanza ormai il piacere era l’unico scopo di vita. Ma non solo in quella stanza, a casa del maestro la figlia e la madre godevano nello stesso istante sotto i colpi di Guido. E nello stesso istante Mario stava godendo sborrando dentro la sorella della moglie, mentre la consorte si faceva sbattere da un amico. Quella chiesa, quelle strade, quel paese erano diventate Sodoma e Gomorra. In ogni casa, in ogni angolo uomini e donne, donne con donne, uomini ed uomini, giovani ed anziani, godevano, godevano di un godimento assoluto. Il prete, il parroco aveva seminato e sparso nell’aria il virus del piacere assoluto. Piacere assoluto senza più limiti, nella perdizione profonda e senza ritorno. (fine) 
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