1. Neanche uno è migliore di te


    Data: 12/04/2021, Categorie: Trans Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Sembrerà stranamente bizzarro e pure inaspettatamente sorprendente, eppure lo conservo eccezionalmente ancora nei cassetti più inaccessibili e maggiormente reconditi della mia memoria, e al tempo stesso negli angoli più intimi e segreti del mio guardaroba. Ogni volta che invero mi capita di tirarlo fuori sia con il pensiero che con le mani, quando lo sento fra le dita del ricordo o lo tocco materialmente, infonde suscitandomi emozioni ancora persistenti, vive e forti ancora dopo numerosi anni. Io lo adoro concretamente all�infinito quell�uomo che me lo regalò, perché &egrave stato il mio primo uomo, giacché pareva come un torrente in sovrabbondanza, travolgendo i miei deboli e incerti argini. Era un ragazzo in carne e ossa, principalmente carne, e che carne, non più uno dei tanti bambolotti che furono i miei primi anomali compagni di giochi, successivamente diventò la mia gioia di vivere, producendomi reazioni chimiche devastanti, un ammasso d�emozioni che diventavano incontrollabili quando vedevo i suoi capelli biondi, il suo colorito scuro e deciso con i suoi occhi verdi.Quando lo avevo conosciuto nemmeno ci avevo fatto caso, in quanto soffrivo terribilmente per la solitudine e la per tristezza, giacché in quel periodo papà e mamma che non si sopportavano tollerandosi più, tenuto conto che ambedue si erano costruiti altre storie realizzandosi e scomparendo. A me in quella dolorosa circostanza era toccato in tal modo andare a vivere brontolando presso i parenti prossimi ...
    ... con due cugine della mia età alle quali sottraevo i vestiti, le calze, l�intimo, i costumi da bagno, gli smalti e i profumi. Forse loro se ne erano accorte delle mia maniere maldestre e saccheggiatrici, ma facevano le persone educate e discrete ignorando le mie malefatte, però io me ne fregavo arrovellandomi e dannandomi per la deportazione del fisico e dell�anima, sicché reagivo in modo sprovveduto ribellandomi in maniera infantile, facendo in conclusione quello che volevo, perché quello che captavo proveniva dal profondo della mia anima. Dopo poco tempo in fondo al buio apparve la sua luce, perché a scuola, infatti, avevo risentito anche di questa situazione maledetta e spiacevole, dal momento che in alcune materie ero sotto la sufficienza. Quando arrivò la quarta la docente mi convocò con una sorpresa, a fine lezione nella classe deserta chiamò anche Pancrazio affidandogli il non facile compito di riportarmi a galla. Lui, il primo della classe, accolse l�invito con un�aria di sufficienza, che mi portò ben presto a detestarlo dal più intimo dei miei pensieri. Lo stesso cuore però avvertì una sorta di strana palpitazione quando lui mi sorrise tendendomi la mano, quando le sue dita s�intrecciarono per la prima volta con le mie per siglare il patto che ci avrebbe successivamente incatenato legandoci da quel momento in poi e che forse ci annoda tutt�ora. Lui in quella circostanza si rivelò meno sgarbato e saccente del previsto, anzi, in definitiva era cordiale, disponibile e ...
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