1. 198 - Suor "Anna" la consorella e le audaci confessioni


    Data: 13/04/2021, Categorie: Etero Lesbo Autore: ombrachecammina

    Non ti dico il mio vero nome, ti voglio però dire che sono una suora, diciamo che sono suor Anna. Ho quarantatre anni e gestisco un grande convento in Italia. Lo gestisco economicamente, insomma sono l�amministratrice, quella che chiamano la tesoriera del convento o ancora meglio l�economa.Da un anno a �sta parte mi è stato dato in dotazione un computer. L�ho usato sempre per facilitarmi il compito di gestione economica e da qualche tempo lo uso anche, di nascosto, per andare su internet. Non ho intenzione di scrivere le mie memorie, anche perché difficilmente ne sarei capace, ma voglio solo dire a tutti che noi suore siamo donne come tutte le altre. Dedichiamo la vita a Dio, però poi, spesso non riusciamo a fuggire la tentazione.Io ne conosco un�altra che come me, ad esempio, fa uso di grosse candele per masturbarsi.Ho letto poi molti racconti tuoi, di incesto insomma, e pur essendo situazioni che subito mi hanno sconvolta e turbata, poi però non sono più riuscita a farne a meno. Ho coinvolto in questo grande segreto anche l�altra mia consorella e adesso, la sera, nella sala dell�economato, leggiamo i racconti di incesti e poi, mettendo la sordina ai nostri gemiti, ci tocchiamo fino a venire.Siamo coscienti che così facendo aggiungiamo peccato al peccato ed al peccato. Eccitarsi per una suora è di per se un grave peccato, il farlo con una consorella è doppiamente peccato, sia per il fatto di praticare il sesso, sia per quello di farlo con una appartenente allo stesso sesso. ...
    ... Poi l�eccitazione avviene per fatti peccaminosi gravissimi, ovvero l�incesto. Insomma, non riusciamo più a farne a meno. Di giorno preghiamo moltissimo ed imploriamo nostro Signore che ci aiuti a sconfiggere il peccato, poi la sera, dopo mezzanotte, quando la superiora passa a controllare che la luce nelle celle sia spenta, noi ci troviamo in corridoio e di soppiatto ci infiliamo nella sala dell�economato. Quella sala della quale solo io e la superiora possediamo la chiave ci accoglie mezze nude con indosso solo con la sottotunica bianca, le mutande e il reggiseno, poi poco alla volta, silenziosamente ci spogliamo del tutto e facciamo sesso. Usiamo delle grosse candele e ci penetriamo nella vagina. Con terrore leggiamo di donne che prendono il pene maschile nell�altro ingresso, quello posteriore e siamo tentate di provarci, ma poi,fino ad ora non ce la siamo mai sentita.Ora è da qualche tempo che di giorno, nel giardino della preghiera, abbiamo coinvolto nel nostro peccato un vecchio giardiniere e così abbiamo conosciuto le dimensioni la durezza e la consistenza di un vero pene.Dietro la colonna in pietra che c�è nel giardino, c�è una enorme siepe di alloro fatta ad �U� e dentro a quell�incavo io e le mia consorella abbiamo tirato su le vesti e giù le mutande e ci siamo fatte possedere dal vecchio giardiniere.Ora il peccato che si è aggiunto è ancora più grave. Non riusciamo più a combattere ed ormai ci siamo arrese alla lussuria più sfrenata.Ora finisco qui la mia mail, ti ...
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