1. Il seminterrato


    Data: 14/04/2021, Categorie: Gay / Bisex Cuckold Etero Autore: esperia

    ... lasciamo qui da solo per un momento. Prendi pure qualcosa al bar, se vuoi. Poi sarà lei a decidere se riferirti quanto le sto per dire.Si allontanarono da me e io dal mio divanetto potevo solo vedere mia moglie dapprima un po' rigida ma man mano sempre più coinvolta nel racconto di Desirée fino alle volte a spalancare la bocca per l'incredulità o a portarsi le mani sul viso per la sorpresa.La discussione fluì per più di venti minuti e alla fine Enrica ritornò a sedersi da me con una espressione pensierosa e eccitata sul volto.Cercai di chiederle spiegazioni, ma sembrava assente.A quel punto uno degli stalloni si avvicinò.Era un uomo di circa un metro e novanta, con larghe spalle e la testa rasata. Era nero, ma di una tonalità chiara, caffelatte. I suoi lineamenti non erano tipicamente africani: il naso era sottile e gli occhi non nerissimi. Vestiva sportivo, con una giacca scura su una camicia bianca aperta sul petto e dei jeans attillati che evidenziavano un rigonfiamento fuori misura all'inguine. Il ventre era piatto.Irradiava sicurezza di sé e una certa arroganza. Pareva di qualche anno maggiore di noi, quindi sulla quarantina, anche se è difficile indovinare l'età degli africani.- Posso sedermi un attimo? Sono Lawall. - Disse a mia moglie.- Certo, piacere. Io sono Enrica e questo è mio marito Piero.Lawall mi diede un'occhiata non certo amichevole e, ignorando la mano che gli stendevo, disse:- Già.Poi prese uno sgabello, lo piazzò tra me e mia moglie e si sedette di ...
    ... fronte a lei volgendomi le spalle.Io feci per dire qualcosa, ma Enrica alzò un sopracciglio e mi fulminò con la sguardo.Lawall spiegò a Enrica di essere ghanese, della tribù Ashanti, di essere figlio di un colonnello dell'esercito e della sua amante, una donna bellissima che l'aveva lasciato per seguire un piccolo ma ricco imprenditore del parmense, con cui si era messa a vivere.Lawall era il cognome, ma visto che il nome era un complicato e impronunciabile sciroppo di O, J, GB, in Europa tutti lo chiamavano solo Lawall.Aveva frequentato le scuole in Italia e l'Università di ingegneria a Manchester e aveva un ottimo impiego nella filiale italiana di una società inglese di consulenza nel campo della sicurezza informatica.Io però cominciai a sentirmi nervoso e presi Enrica per un braccio e le dissi che era ora di andarcene, che non mi sentivo a mio agio e che non ne potevo più.Il viaggio di ritorno a Milano, nelle buie e nebbiose strade del pavese, fu silenzioso e carico di foschi pensieri.Dopo mezz'ora di viaggio pieno di tensione nella nebbia Enrica sbottò:- Piero, lo voglio fare!- Di cosa stai parlando?- Ti voglio mettere un paio di corna, Piero!- Non se ne parla! è troppo per me!- Piero, sai bene che sei tu che lo vuoi. Questa è la tua fantasia, non la mia. Ma ora comincio a vederne i vantaggi. Lo voglio fare, Piero! Se non te la senti verrò qui da sola, ma spero proprio che tu voglia dividere questa esperienza con me, sarei persa senza di te! Vedrai, sarà fantastico!Oddio, in ...