MI PRESTERESTI LA TESSERA SANITARIA?
Data: 16/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: bono, Fonte: RaccontiMilu
... dentro agli slip, con la bocca si aggrappò al mio piercing, rimanendo in quella posizione per un bel po’.Lentamente iniziò a scendere, e messosi in ginocchio si mise a leccare e baciare il mio cazzo senza tirarlo fuori dagli slip, ad un certo punto scostò la parte inferiore degli slip facendo uscire fuori solo le palle, sentivo che le faceva vibrare con la punta della lingua, il mio corpo vibrava tutto dal piacere, sentivo in me delle scariche elettriche che dai coglioni arrivavano al cervello, ma la scossa più forte l’avvertii quando le infilò dentro la bocca, sentivo il suo calore tutto attorno, non mi fece per niente male, avvertivo le labbra morbide che li tenevano ferme e la lingua che li massaggiava a ritmi alterni. Durante questo trattamento dolce ed altamente eccitante, tirò giù i miei slip, e con abilità ingoiò tutto il mio cazzo.Cercava di farlo entrare tutto in bocca ma faceva fatica, no che il mio fosse più lungo del suo, ma di sicuro era più grosso; di tanto in tanto emetteva dei piccoli conati di vomito, cercavo di indietreggiare per permettergli di prendere fiato, ma lui mi seguiva con la testa. Uscito dalla sua bocca il mio cazzo era lucido e pieno di saliva, sembrava di avergli versato sopra un tubetto intero di lubrificante. D’un tratto, nudo per com’era, girò dall’altra parte della sua macchia, aprì il cofano e tirò fuori una materassino da palestra, di quelli che si usano per fare gli esercizi all’aperto, lo sistemò a terra nello spazio tra la macchina e ...
... la siepe e mi fece sdraiare e si posizionò sopra di me, col suo cazzo dritto in direzione della mia bocca, io aprii e subito me lo ritrovai tutto dentro fino alla gola, lui da che era fermo iniziò a muoversi su e giù, scopandomi la bocca.Senza fermare i movimenti si abbassò verso il mio cazzo, ingoiandolo nuovamente il più possibile; dopo un po’ lo afferrai per i fianchi e lo sollevai per fare uscire il suo cazzo dalla mia bocca, gli chiesi di mettersi in ginocchio così da offrirmi il suo buchetto. Iniziai a baciarlo, roteavo la lingua attorno, sputai tutta la saliva che mi si era accumulata durante il pompino, e piano piano introdussi l’indice dentro al buco. Lo tirai fuori, l’annusai e controllai se si fosse sporcato, ma era pulito e non faceva puzza, (tra me dissi: meno male il canale è libero e pulito) infilai la lingua e l’alternavo al dito, man mano che quel buchetto si allargava infilai due e poi tre dita.Sentivo le contrazioni del suo sfintere, che stringeva le dita e che sembravano scomparire in mezzo a quelle due chiappe lisce, sode e depilate; quando ritenni opportuno che fosse pronto ad accogliere il mio cazzo, gli diedi due schiaffetti sulle chiappe, stavo per dirgli di alzarsi, ma non c’è ne fu di bisogno, lo fece lui da solo, ad giudicare dall’intesa sembrava che scopavamo insieme da una vita ma in realtà era la prima volta, e con la faccia rivolta a me iniziò a sedersi sul mio cazzo, talmente era bagnato che scivolò dentro come un coltello affonda nel burro, lo ...