E anche oggi si scopa domani
Data: 26/12/2017,
Categorie:
Comici
Autore: cOltre, Fonte: EroticiRacconti
Riapro gli occhi dopo una notte travagliata con l'odore acre di quella femmina in calore ancora sulla pelle. Come mi piacerebbe poter esordire così, invece? Un cazzo! Dorme, la puttana, ignorando il mio stato di insipienza. Incurante del suo benessere ristoratore aderisco scomposto a quel corpo inerte e burroso, nudo, caldo, avvolgente. Un cazzo, ancora. Tra la mia mutanda e la sua pelle ci sono strati di tessuto decorati da fantasie improponibili all'occhio maschile. Ho voglia di lei, ho voglia di sfinirla e stremarla, ancor prima che possa chiedermi altro. Altro, eh già, giuro che alla prossima domanda isterica sull'organizzazione del matrimonio, lista nozze o fiorista, giuro, potrei soffocarla. Soffocarla, maremma assassina, che non darei per un pompino ora. Poter sprofondare in quella gola umida e accogliente, in un andirivieni da divertar strabico tant'è il piacere. Invece. Sono giorni che intasa i miei condotti uditivi con sproloqui scortica maroni, sommergendomi di chiamate, foto e odiosi messaggi, rigorosamente a tema matrimonio, sia chiaro. No, ma io dico, esistono le madri? Usala amore mio, dannata carogna, chiama tua madre. A me invia foto di te nuda, andrebbe bene anche con le bomboniere in mano, non chiedo molto, sono un uomo umile, alla fine. "Tesó, questa o questa?" Questo dovresti propormi, lasciandomi stupefatto e arrapato mentre mi porgi su un vassoio le tue grazie carnose e bramose della di cui mia persona. E ora dormi, dormi mentre qui, l'attrezzatura ...
... per trivellazioni, che "Eni" levati proprio, è già bell'è pronta. Ma io tento, mal che vada ci ritroviamo a discutere, più o meno volgarmente, sulla scelta del buffet. Supina e comoda, sguaiatamente scomposta, mi ecciti, se non fosse per quel cazzo di Hello Kitty sorridente, che rende impresentabile metà del tuo corpo. Mi concentro sul viso, Cristo quanto sei bella, bella e affascinante. Mi fai sangue, sesso e venire l'esaurimento nervoso al contempo. Che piacevole asincronia. Come una faina aggiro Kitty, merda pure la canotta ci sta qua sotto, ma poi... bingo, la tua pelle setosa diventa preda indifesa delle mie dita, inesorabile e affamato scalo quelle montagnole di carne suadente. Modestia a parte, nonostante sappia essere il tuo punto debole, so come farti facilmente cedere. Spiando il tuo viso colgo quella leggerissima increspatura sulle labbra, è fatta! Ti avrò, sei mia, finalmente, tutta mia. Stringo appena le dita per cogliere appieno il turgore eccitato, quando all'improvviso dalla destra del letto, si leva una melodia inquietante. Mi blocco, immobile, trattenendo pure il respiro, quella litania del cazzo imperterrita satura la stanza. «È mamma» squittisce lei, alzandosi di colpo dal letto e di conseguenza trascinandosi dietro anche me stesso. «Non rispondere» imploro con voce rassegnata che sfiora il pietismo. La nemia nel frattempo ha raggiunto livelli allarmanti da perforazione del timpano. Mi guarda, con quello sguardo da Bambi che mi chiude la vena all'istante. ...