1. Il mio cazzo nel Menù di Benedetta


    Data: 27/12/2017, Categorie: Etero Autore: frankossido

    ... semplice �Mi dispiace��.-Perdonami Carlo, ho bisogno di fare un salto in bagno.La vidi alzarsi e la seguii con lo sguardo mentre fasciata in quello stupendo vestito vero proseguiva a testa bassa tra la sala. Aveva un culo e delle gambe perfette, da ventenne, solo un coglione poteva tradire una moglie così.Venni interrotto da Lara che tornava al tavolo.-Mamma mia che pena sta donna� quel bastardo del marito s�&egrave appartato in una camera con la troia che si scopa. Poraccia- Lara nel suo italiano sdentato sapeva sempre essere diretta.-E te come va? Trovata qualcuna di interessante Lara?-Mah in realtà so� venuta qua perché ho scoperto che una de Rock Tv ci sta� sto aspettando che vada su in camera e la raggiungo senza famme� vede�� sai, lei sarebbe pure sposata.Ci facemmo una risata e la vidi uscire dalla sala in un�uscita laterale. Benedetta non arrivava, allora preoccupato mi misi a cercarla. Non la trovavo nei bagni e dagli altri tavoli, poi mi venne in mente che magari era andata dall�ingresso sul retro da cui eravamo arrivati.Entrai nei bagni dove l�avevo sentita piangere prima, lì non c�era nessuno e entrando nei bagni sentii piangere.-Benedetta? Sei tu? Posso entrare?Senza aspettare risposta entrai nel bagno delle donne e la trovai a metà della fila di eleganti lavandini che piangeva tenendosi di fronte agli specchi dorati.-Ah sei tu� non dovevi venire a cercarmi- mi disse cercando di asciugarsi le lacrime.-Benedetta� sei una donna stupenda, non fare così. Mandalo ...
    ... a fanculo quello stronzo.-Eh� la fai facile tu. Siamo sposati dal dieci anni quasi, abbiamo due figli� una volta non era così, ma ora sono solo la sua pezza da piedi.E ricominciò a piangere.Mi avvicinai e posandole una mano sulle spalle le dissi che non meritava questo, che era sempre una donna stupenda e che avrebbe potuto avere qualsiasi uomo. Sei smise di piangere solo per fare una risata �ma chi vuoi che mi prenda, ho 40 anni ormai�.Poi mentre avevo un braccio attorno alle sue spalle mi ritrovai a guardarla con desiderio� dall�alto del mio metro e 90 la potevo fissare negli occhi dall�alto: il naso aquilino, i capelli castani, il seno florido e tonico� senza che ce ne rendessimo conto le nostre labbra si avvicinarono e iniziammo a baciarci dolcemente.Presto con le mani andai alle sue cosce e le trovai di marmo come le avevo immaginate, poi salii a tastare quel culo, ma lei dopo un leggero gemito spostò la sua lingua dalla mia bocca e si staccò dicendomi che poteva entrare qualcuno. Guardandola negli occhi però capii che non avrebbe voluto interrompere quel momento.Staccandomi da lei andai alla porta e con calma la chiusi a chiave, girandomi la vidi che mi guardava respirando affannosamente, con il seno che si muoveva al ritmo dei suoi polmoni, e mi aspettava appoggiata leggermente al piano in marmo dei lavandini sui suoi tacchi neri.Mi tolsi la giacca lentamente guardandola negli occhi e la appoggiai ad un mobiletto lì a lato, poi camminai verso di lei che era tutto un ...
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