Sfida di Mezzanotte
Data: 18/04/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Autore: andreaeffe77
... tre ore di dibattito litigioso, dove si era rischiata la rissa quando il Bellini per l’ennesima offesa rivoltagli di eccedere nel bere, era uscito, rientrando dopo pochi minuti mulinando la pala da muratore bloccata dal pronto intervento del sor Aldo, si arrivò all’ovvia ed unica conclusione: al paese il “campione” non c’era.Dovendo comunque designare l’uomo della “sfida di mezzanotte”, si procedette per votazioni successive arrivando più volte allo scontro fisico, con lancio di cestini, cappotti, berretti ed anche dell’ultima “pasta” rimasta sul bancone che guarda caso è chiamata “bomba”.Fu la goccia che fece traboccare il vaso: il sor Aldo con passo svelto aprì la porta principale del bar e in un baleno spalancò quella secondaria.La forza della natura che premeva da giorni per entrare nel locale e n’era stata respinta, si prese la sua rivincita. Un turbine di vento gelido fece volare tutto quanto riuscì a sollevare: cappelli, giornali, ombrelli, un vecchio quadro raffigurante figura di donna discinta ed il telo verde del biliardo che provetto aquilone veleggiò sulle teste degli astanti.Tutti cercarono di difendersi come potevano e in questo sforzo sbollirono i loro spiriti.Qualcuno tentò vane proteste che il ghigno del gestore scoraggiarono dal proseguire.In poco tempo si stabilì che, per quanto ancora giovane, Giorgio Mondroni era il più dotato ed avrebbe rappresentato un’indubbia sorpresa nel campo nemico: fu votato all’unanimità, complice la solita “truffa Alberto” suo ...
... intimo amico.Mentre si ultimavano le ultime operazioni di conta, Aldo, seppur soddisfatto per la sua opera unificatrice, non lo era affatto per la scelta, seppur inevitabile.Qualcun altro, all’esterno, sorrideva soddisfatto, ma per le ragioni opposte a quelle del barista.All’angolo della casa dei Rossi, il “colonnello”, appoggiato al suo scopone, il corpo deforme ed inerte, simile al monumento che in mezzo alla piazza celebrava l’eroina del paese, aveva spiato per il Circolo e questo nessuno poteva immaginarlo.Il povero ragazzo, nato gobbo e per questo oltremodo dileggiato dagli assidui clienti del Bar Commercio, era figlio d’una famiglia umile.Il soprannome di “colonnello” gli derivava da quest’episodio: gettatosi dal secondo piano della povera abitazione ed essendo atterrato senza gravi conseguenze, ai primi soccorritori che chiedevano increduli come si fosse salvato, il ragazzo farfugliò con voce nasale: “coll’ombello!”, ed, in effetti, lì nei pressi un povero ombrello giaceva, fiero del salvataggio.Da quel “coll’ombello” a “Colonnello” ci volle poco, in quel paese dove anche le mosche avevano il soprannome.Il “colonnello” era per la sua povera natura fatto bersaglio d’ogni genere di scherzi volgari e pesanti e per reazione alle umiliazioni quotidiane era diventato la perfida “quinta colonna” del signor Maurizio, suo capo al dipartimento della nettezza urbana e soprattutto facente funzioni di consigliere al Circolo della Cultura.Quando il nostro Giuda, con passo sbilenco, ...