1. Il profumo della polvere


    Data: 19/04/2021, Categorie: Sentimentali Autore: passepartout, Fonte: EroticiRacconti

    ... della sera non c’era più nessuno. Afferrai tre volumi che conoscevo molto bene per averli più volte letti: “Le età di Lulù” di Almudena Grandes, “Il delta di Venere” di Anaïs Nin ritenuto a torto o ragione uno dei capolavori di genere ed “Eroticamente. Confessioni intime” di autori vari; tornai in fretta verso il bancone temendo che l’uomo se ne fosse andato, invece era ancora là, in piedi che mi osservava, chissà se aveva notato le mie gambe tornite ed i miei polpacci robusti. “Questo a mio avviso è il meglio di ciò che abbiamo sul genere che mi ha richiesto” dissi con grande professionalità trattenendo un gemito. “Se vuole può accomodarsi e dare un’occhiata” mormorai invitandolo nella sala piccola accanto al mio desk. Lo seguii con lo sguardo mentre si sedeva e iniziava a curiosare i testi. Avevo la fica rorida, l’idea che trovasse il bigliettino che avevo lasciato dopo la mia ultima lettura mi eccitava, si trattava di un’annotazione sull’effetto che mi avevano fatto quelle righe. Lo trovò dopo qualche minuto, notai che aveva un qualcosa di verde fra le dita e sbirciando da sotto gli occhiali lo riconobbi, il dettaglio era alquanto descrittivo, si trattava de “L’età di Lulù” c’erano alcune pagine dove veniva raccontata la deflorazione della protagonista e l’avevo trovata crudele ed eccitante, avevo cominciato a masturbarmi nel letto e poi avevo scritto quel biglietto lasciandolo volutamente nel libro. Lo lesse guardandosi attorno circospetto, quasi sentisse i miei occhi su ...
    ... di lui, poi si alzò e venendo verso di me chiese dove si trovasse il bagno, glielo indicai; ne uscì dieci minuti più tardi, si doveva essere lavato il viso, sembrava turbato ma non quanto me. “Si sente bene? Posso esserle d’aiuto?” chiesi maliziosa immaginando che quel turbamento emotivo dipendesse esclusivamente da ciò che aveva letto. “Mi sento uno sciocco a dirle questo, ma ho trovato un bigliettino in uno dei libri che mi ha incuriosito.” Mormorò guardandomi negli occhi mentre poggiava entrambe le mani sul desk. “Posso chiederle di cosa si tratta?” affondai io. “Credo sia meglio le legga da se.” Si diresse verso la scrivania e qualche secondo dopo me lo porse. Lessi attentamente e fingendo indifferenza dissi: “Qualche nostra lettrice deve avere apprezzato molto alcuni passi del libro”. “Sembrerebbe proprio di si a giudicare dalla partecipazione emotiva che ha trascritto. Mi chiedevo se a tal proposito lei potesse indicarmi il nome delle persone che hanno letto questo libro, sto preparando una tesi sull’argomento e mi farebbe piacere scambiare qualche parola con la signora che ha scritto queste impressioni perché le trovo interessanti.” Concluse fissandomi. “Vede signor…” “Oscar” “Vede signor Oscar non sono autorizzata a rilasciarle questa informazione, sa la legge sulla privacy me lo impedisce.” “Me ne rendo conto ma non farebbe un’eccezione? Potrebbe allontanarsi qualche minuto, io darei una sbirciata al computer senza che lei divenisse mia complice, nessuno verrebbe a ...