1. Con mia zia parte 3


    Data: 22/04/2021, Categorie: Incesti Autore: CalorosoMatt, Fonte: EroticiRacconti

    ... mani mi passavo tutte le natiche così grosse e sode.. Guardai quel buco di culo, strausurato, illuminato solo dalla luna.. E le dissi "15.. Siamo arrivati a 15 uccelli passati qua dentro, in 24 ore.." lei, impegnata a prendersi il cazzo in bocca di st altro pervertito, non rispose.. "ora basta, ora lo rompo e ti risboro dentro.." nel mentre si ficcava quell altro cazzone in gola, presi l arnese e lo ripuntai per l ennesima volta verso quel buco.. Appoggiai la cappella, ma non dovetti praticamente nemmeno spingere.. Era talmente aperto, che la mia verga scivoló da sola.. Entrai dentro quel canale stuprato, e spinsi sempre più forte e sempre piu in fondo, noncurante di niente.. Stantuffai fino a schiacciarla contro il tipo, che a sua volta era contro la macchina, lei provava a dire qualcosa ma non ci riusciva.. Era schiacciata tra due cazzi, più io spingevo più il cazzo del tipo gli entrava in gola.. In piedi, era il suo alto culo mi arrivava proprio all altezza del cazzo.. Il tipo, in preda a quella visione, venne immediatamente.. La colpì con la sborra in pieno volto, mentre io continuavo a incularla con quanta forza avevo in corpo.. Come scivolava bene il mio cazzo.. Erano stati veramente grossi quelli di Prima.. Poi, mi staccai a fatica, la girai verso di me.. Aveva la faccia completamente ricoperta ...
    ... per l ennesima volta di Sbora, che le colava da quegli occhiali da porno segretaria.. La guardai, e le dissi "ora ti violo la figa..".. Sempre in piedi, le presi la gamba destra.. Me l appoggiai sulla spalla destra, e in piedi, la penetrai.. Una galleria.. Non sentivo quasi niente, aveva la figa letteralmente sbrattata.. Glielo misi dentro, l appoggiai alla macchina e spinsi con quanta più forza avessi dentro.. Ero un bagno di sudore, e lei di sbora.. Mi avvicinai alla faccia ancora sborata, e sentivo l odore dei maschi che si era fatta.. Lei godeva.. La presi per il polpaccio, fino a tenerle quella scarpa col tacco da mignotta che in quelle sere era stato più in aria che per terra.. E spinsi, come un matto.. Il tipo intanto si godeva la scena, lo guardai e dissi "visto che troia di sei preso stasera? Ritieniti fortunato, ma è mia.. Capito?? Guarda, guarda come la apro.." in effetti, era veramente aperta.. Con quella gamba in aria.. Continuai a martellare in quella figa così spaccata, finché non venni.. Stavolta le venni in Figa, un mare.. Rimasi dentro fino all'ultima goccia, incurante di tutto.. Poi, le dissi di ricomporsi, che era ora di tornare a casa.. Forse, per un altro round.. Del resto, il mio oggetto ormai potevo scoparmelo quando, come e dove volevo.. Lei mi baciò.. E così, tornammo verso casa.. 
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