1. Pomeriggio d'estate


    Data: 22/04/2021, Categorie: Trans Autore: alessia tv

    ... suo cazzo. Gli occhi si aprirono a dismisura nel vedere quella proboscide ancora moscia tra le sue mani e iniziai a pensare che avrei sudato parecchio per smorzare un candelotto di quelle dimensioni. Pensavo anche al mio povero buchetto che da lì a poco sarebbe stato aperto da quel palo enorme; pensai sui 24 cm ma sicuramente largo come una bomboletta di schiuma da barba. Mi invitò a prenderlo in bocca per assaporare il gusto e farglielo rizzare dato che da sola non gli piaceva farlo. Spalancai la bocca ma era difficile farlo entrare e i denti le rigavano il cazzo; iniziò a spingere ma sentivo che cresceva ancora di più e i sensi di vomito si facevano frequenti ad ogni pressione. Chissà dietro come avrei fatto. Ormai era dritto come un pennone e dopo una ventina di minuti lei si muoveva scopandomi la bocca e sussurrandomi che ero bravo a pompe dato che era diventato come il marmo. Ad un tratto mi disse che mi voleva scopare da troietta e, ordinandomi di girarmi a pancia in giù con le gambe allargate, mi consigliò di rilassarmi perché sapeva che era enorme. Mi iniziò a lubrificare con le dita e spingendo prima uno e poi due aprendoli e facendoli roteare per saggiare il mio orifizio cercò di rilassarmi. Nel frattempo mi diceva che ero una troietta, una puttanella bisognosa di coccole e di cazzo e che mi sarei divertita a sentire quel bastone dentro. Ogni tanto mi baciava il collo e le orecchie continuando ad allargarmi con le dita. A quel punto lei disse che ero pronta e dopo ...
    ... alcuni secondi iniziai a sentire che lo puntava dritto sul culetto e iniziava a pressare sullo sfintere cercando di farsi strada. Io iniziavo a mugolare e godere sotto quella pressione e cercavo, con tutta la mia esperienza, di inarcare i glutei rilassando i muscoli facilitando la penetrazione. Poi quando la pressione si fece ancora più forte iniziai a gridare e a dimenarmi pregandola di fermarsi perché iniziavo a sentire dolore. Era troppo grosso ed era da tanto tempo che non ricevevo un bastone dentro. Lei premendo con le dita sui glutei continuò senza ascoltarmi. Iniziai a lamentarmi per il dolore sentendo che lo sfintere stava x lacerarsi ma il glande era già dentro e lei non smetteva affatto anzi, al contrario, continuava a pompare avanti e indietro per fare abituare il mio culetto. Avevo le lacrime ed ero bloccato sotto il suo peso e sotto quell’ariete di carne che mi deflorava. “Stai ferma troietta” esclamò “che ormai sei allargata… solo che deve passare il bruciore ma è dentro per metà e ora inizia la festa”. Immaginavo quando si spacca una mela a metà e il rumore classico che fa: ecco io ero come la mela e mi sentivo divisa in due da quel bastone di carne che si faceva strada dentro di me e ad ogni pompata penetrava sempre più giù fino all’intestino. Sentivo i suoi colpi e mi eccitavo quando lo tirava fuori per tutta la sua lunghezza e poi lo infilava fino alla radice: si ora avevo dentro circa 24 cm di carne dentro che mi allargavano e riscaldavano le pareti del culo ...