1. UN CAPPUCCINO SPECIALE PER LA PROFESSORESSA SCANDINAVA


    Data: 24/04/2021, Categorie: Etero Autore: devilinmissjones

    Conoscevo Anna da molto tempo, c�eravamo visti per la prima volta a un convegno in Inghilterra. Bionda, alta, giunonica, occhi azzurri, pelle bianca e culo imponente.Era sposata con un ingegnere petrolifero e insegnava in una piccola università norvegese.Mi aveva contattato in occasione di una sua visita in Italia ed era venuta a trovarmi dopo aver visto alcuni colleghi a Milano. Andammo a mangiare fuori, poi l�accompagnai in albergo. Mi aveva portato dei cd di musica dalla Norvegia. Il bacetto per ringraziarla si trasformò in un appassionato bacio con la lingua da cui poi rapidamente scesi sul collo e poi a scoprirle le abbondanti tette bianche dagli enormi capezzoli.In un attimo ci spogliammo e le fui sopra, impaziente di affondare in quella bella fica bionda.�I am taking the pill� mi rassicurò invitandomi a scoparla senza preservativo. La chiavai subito con foga, abbuffandomi di baci e slinguate sul suo seno mentre il suo collo e il viso diventava rosso di eccitazione e piacere.Le chiesi se potevo venirle dentro, �yes, fuck me, come in, come, please, i want to feel you come inside me, scopami, vieni dentro, ti prego, voglio sentirti venire dentro di me" ed eiaculai copioso il mio sperma giovane tra le sue grandi labbra.Mi succhiò il ...
    ... cazzo bagnato per riportarmi in tiro e fottemmo come ossessi tutta la notte, mi fece venire quattro volte copiosamente anche tra il suo grande seno materno dopo avermelo strofinato tra le accoglienti mammelle. Uscii dall�albergo all�alba barcollando, sotto la sguardo sospettoso del portiere di notte.La rividi in occasione di una mia conferenza in Norvegia, prese una stanza nello stesso albergo in cui ero io. Aveva avuto due figli, nel frattempo, e il suo fisico era diventato ancora più burroso di prima. Volle cavalcarmi come un�amazzone, porgendomi le tette da succhiare. Poi mi prese in bocca �Now I want you to come�, ed estrasse fino all�ultima goccia di sborra spalmandosela sulla sua pelle bianca con voluttà.La sua camera aveva un divanetto con vista sul�esterno. La spinsi alla pecorina, eccitato dalla vista del suo culone bianco e iniziai a spingere il cazzo sul buchetto mentre le accarezzavo la morbida vagina. �Be careful, be careful�, stai attento, fai piano. Ma ormai ero entrato per metà cazzo nel suo culo e a giudicare da come si muoveva non sembrava che le dispiacesse. �ooohhh�be careful� ma ormai ero tutto dentro e la inculavo aggrappata alle sue belle chiappe bianche mentre lei si voltava cercando con la lingua la mia bocca. 
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