-
…and yes I said yes I will Yes.
Data: 24/04/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Molly B
... al tuo corpo atletico. Ogni fibra di me è concentrata su di te. Mi giro di nuovo, con l’intento di cercare un tuo bacio, ma d’improvviso mi afferri più forte. Mi blocco all’istante. “Hai proprio intenzione di far capire a tutti la donnetta che sei?” “Solo se lo vuoi, Signore” Ti sento sorridere, il coraggio di guardarti negli occhi mi manca di colpo. Conosci la soggezione che susciti in me, e la dosi sapientemente. Una tua mano mi stringe l’avambraccio con forza. Troppa forza. Mordo le labbra per non darlo a vedere. “Guardami” Eseguo all’istante. Leggo la voglia nei tuoi occhi e tu di certo la leggi nei miei. Non posso trattenere un sorriso a mia volta, soggiogata come sempre da quel mix di complicità e controllo che emani. “Seguimi” L’aria gelida mi colpisce. Mi accorgo solo ora di quanto il mio corpo sia diventato bollente. Il contrasto, tra le gambe, è quasi insopportabile. Cammini rapido, guadagni qualche metro, e ti infili in una stretta stradina. Ti seguo come posso, arrancando sul pavé sconnesso, maledicendo i tacchi a spillo con tutte le mie forze. Cambi direzione di continuo, guidandomi in un’intricata rete di viuzze disabitate e silenziose che non conosco. Ma stiamo passando più volte per gli stessi punti. “Aspettami!” ti urlo, esasperata. Solo allora ti fermi. Ti metto le braccia intorno e ti tiro addosso a me, impaurita che tu possa allontanarti ancora ed in modo da farti sentire il mio petto profumato. Scivoli con una mano tra i miei capelli, mi attiri a tua ...
... volta a te e finalmente mi baci. Non c’è niente al mondo come un bacio lungo e caldo che ti arriva al cuore: quasi ti paralizza, ti lascia senza fiato. Il tuo scende ancora più giù, e mi riverbera tra le gambe. Quando ti stacchi, però, la tua espressione si fa d’improvviso seria. “E’ questo il modo di parlarmi? Di comportarti? Ti sei divertita a farti sbavare dietro da quei ragazzi, eh?” mi sibili. Non so cosa rispondere, giustificarsi non servirebbe. Quando mai serve, con te? “Non rispondi? Prima fai tanto la puttanella con tutti, e poi neanche mi rivolgi parola? Preferisci tornare dentro con quelli?” “No!” “Faccia al muro” ringhi. Mi guardo intorno. La stradina è deserta. Le casette rosa, azzurre e gialle non sembrano ancora abitate, con la stagione turistica solo alle porte, ma potrebbe sempre arrivare qualcuno. Una rientranza nel muro ci regala una vaga forma di protezione. Nell’aria un profumo misto di roseti, gelsomini e geranii. Mi posiziono come hai ordinato, con una mano davanti al viso per evitare di ferirmi sulle sporgenze del muro moresco. Afferri saldamente l’altro mio braccio, lo ruoti sulla schiena e mi trattieni per il polso. Con una sola mano, senza usare che una minima parte della tua forza notevole, mi immobilizzi. Mi lascio immobilizzare. Inizi lentamente a percorrere il mio corpo con la punta delle dita. Dalle caviglie risali lentissimo verso l’orlo della gonna, con un tocco così leggero che ho i brividi. Conosci quanto la mia pelle chiara sia sensibile e ...