La mia nuova segretaria
Data: 24/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Emrys
... gran che, ma ha una vista mozzafiato. Facciamo un rapido giro, poi lei mi porta davanti alla grande finestra del salone. “Vede quel palazzo giallo” mi indica in palazzo a circa 50 metri. “io abito li: la finestra del quarto piano è la mia camera da letto; quello la giù, invece, è il nostro ufficio.” Questa seconda frase lascia quasi cadere la prima, ma nella mia mente resta un piccolo tarlo: perché mi avrà voluto far vedere dove abita. A questo punto la congedo, disfo i miei bagagli e inizio a prendere possesso dell’appartamento. I mobili sono un po’ retrò, stile anni ottanta, ma sicuramente di pregio; la casa profuma di pulito. Apro l’armadio per mettere dentro i miei vestiti e sul ripiano noto una custodia in pelle nera; è pesante, la apro e dentro c’è un grosso binocolo. Lo avranno dimenticato qui, penso, lo sposto in un mobile in soggiorno, metto a posto i miei abiti, e poi esco.
Faccio un rapido giro per la città, scelgo un posto dove cenare e poi torno a casa. Ormai è notte, e dalla grande finestra del salone vedo la città davanti a me, illuminata di mille luci tremolanti. Ci avete mai fatto caso: di notte anche le città più insignificanti acquistano fascino, e io rimango incantato da quelle fiammelle. Così decido di prendere una poltrona, metterla davanti alla finestra, spegnere la luce e godermi questo piccolo spettacolo, ma in quel momento il telefono segnala che è arrivato un messaggio: “buonanotte. Mara”. Le rispondo: “grazie, anche a Lei… stavo guardando il ...
... panorama notturno”. Di nuovo un messaggio: “si goda lo spettacolo”. Guado d’istinto verso il suo palazzo, e vedo che la finestra della sua camera da letto si illumina, e lei passa davanti; non riesco a vederla molto bene, ma noto che da quella posizione si vede una buona parte del letto. Lei si siede sul bordo e inizia a spogliarsi. Rimango ipnotizzato dalla scena. Certo da questa distanza non vedo chiaramente, ma intuisco che si è tolta la camicetta, si alza e lascia cadere la gonna. Cavolo: porta delle calze autoreggenti e lingerie nera. Inizio ad eccitarmi, poi un flash illumina la mia mente: il binocolo. Mi alzo e vado a penderlo, metto a fuoco e lei mi appare come una dea in tutto il suo splendore. Ora si sfila lentamente le calze, slaccia il reggiseno libera due fantastiche tette. Riesco a vedere il contrasto tra la pelle chiara e i capezzoli scuri. Gran bel binocolo – penso tra me – poi lei si alza, e scompare dalla mia visuale, ma dopo un istante vedo qualcosa volare sul letto… le mutandine. Percepisco con delle lievi ombre che lei si sta muovendo nella stanza, ma non la vedo, questo aumenta la mia eccitazione. Il mio sesso preme nei pantaloni, e quasi mi fa male. Decido di liberalo, poso il binocolo e mi spoglio, tolgo la camicia i pantaloni e resto con i boxer, la vedo tornare, e riprendo subito il binocolo. Ora indossa un asciugamano. “Ha fatto la doccia – penso tra me – le laverei volentieri la schiena”; i pensieri si susseguono nella mente senza che li possa ...