Maschera di femminilità
Data: 26/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Jacob
Le lunghe gambe di Ylenia erano avvolte da autoreggenti a fantasia, sfondo grigio chiaro e una serie di fiori rossi stilizzati. Il corpo sensuale era avvolto in un vestitino di lana sottile, corto e aderente, per niente scollato. Piero la osservò mentre il soprabito e passarsi una mano tra i capelli. Il gesto fu accompagnato da un movimento del capo che fece apparire i capelli ancora più abbondanti e fluenti.– Che guardi? Stupito non abbia le tette in bella mostra? O forse deluso?– Perché sei sempre così sprezzante? – Il dubbio che quel atteggiamento fosse solo una recita, si era affievolito negli ultimi giorni, ma non dissolto del tutto.Due occhi neri, grandi e profondi fissarono il dottorando senza rispondere. Il volto di lei era ancora più rigido del solito.– Allora? Come hai fatto a farmi promuovere?Piero valutò la possibilità di insistere sulla domanda che aveva posto, ma poi decise di rinunciare. Tentare di strapparle quella maschera, sempre che di questo si trattasse, sarebbe stato inutile, fino a quando non avesse deciso lei di togliersela.– Beh niente di particolare in realtà. La prof ha fatto correggere a me le prove d’esame, come capita quasi sempre, e nonostante nel suo tacquino avesse segnato il tuo numero di matricola tra quelli che non avrebbero dovuto passare l’esame, sono riuscito a farle cambiare idea. Ho dovuto insistere parecchio, ma alla fine ci sono riuscito. Il mio atteggiamento non le ha fatto per niente piacere, e potrebbe avere qualche conseguenza. ...
... Poi ci penserò.– Che tipo di conseguenze?– Niente di grave. Romperà più del solito. Ma lavorando con la Callisto devi metterlo in conto. Rompe a prescindere.– Devo crederti? O devo pensare che pur di avere la tua parte hai un po’ esagerato?– Credimi. Le cose sono andate come ti ho detto. La mia carriera università è salva.Ylenia stava per aprire la bocca, ma Piero le si era avvicinato con due passi rapidi e le aveva messo un dito sulle labbra per farla tacere.– E non l’ho fatto solo per la ricompensa: ma so che non mi crederai.– A prescindere dalle tue motivazioni, abbiamo fatto un patto, e ora vuoi che io rispetti l’impegno preso. Giusto? Mi hai invitato per questo stasera, no?– Cosa vuoi che ti risponda? Hai il tono di chi ha già tutte le risposte.– Comunque è giusto. Tu mi hai aiutato, esponendoti anche troppo. Quel che è giusto è giusto.Ylenia si avvicinò a Piero. Ma le sue movenze non erano le solite. Era rigida, impacciata. Il dottorando se ne rese conto, ed il pensiero che la donna indossasse solo una maschera, tornò a galla in maniera prepotente.Lei prese le mani di lui, portandole sul seno florido.Piero osservò i suoi occhi. Neri, ed improvvisamente liquidi. Le labbra ebbero un leggero tremolio.– Basta così – sentenziò allontanandosi. – Ti ho aiutato perché mi andava di farlo. La cosa si chiude qui.– Abbiamo fatto un patto – la voce incrinata.– Smettila di ripeterlo. Se non sbaglio qualcosa l’abbiamo già fatta durante le lezioni. Quindi siamo pari. Va bene così.– Ma…– ...