1. 145 - Alba, Michele e i loro figli gemelli


    Data: 28/12/2017, Categorie: Autoerotismo Incesti Cuckold Sesso di Gruppo Gay / Bisex Etero Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... pranzo che fu di sicuro migliore della cena al ristorante la sera precedente.Da quel sabato sera incriminato, trascorsero una quindicina di giorni, poi, ancora un sabato sera, dopo cena, Miky venne in camera nostra nel momento che io iniziavo a vestirmi.Mi ero appena infilata le mutandine e il reggiseno e stavo per indossare il vestito che lui, mettendosi dietro di me, mi sganciò il reggipetto e mi abbassò il perizoma, poi mi disse���Ti ricordi di quel parcheggio���..�Ero nuda, mi voltai e lo guardai, poi gli chiesi��.�Quale parcheggio???? E poi perché mi hai spogliata???� Vuoi�.. scopare adesso???��Nooo, adesso no, infilati il vestito, ma non quello, quello rosso, corto corto���Mi avvicinai all�armadio e sfilai dall�appendiabiti il vestito in questione��.�Questo???...��Si, quello�.��Vuoi che indosso un altro reggiseno e delle altre mutandine???��No, voglio che ti infili il vestito, così sulla pelle nuda�.��Senza niente sotto????��Già, senza niente sotto�.��Ma con sto vestito mi si vede tutto����Appunto�.. Sai ho parlato con un mio collega che conosce bene quel parcheggio là, sai quello dove insieme abbiamo fatto due bei pompini???? ��Si, figurati se non me ne ricordo�.��Lui mi ha detto che vicino a quel posto, c�è, cinquecento metri circa più avanti, un locale un po� particolare dove si possono fare incontri interessanti con persone giovani e anche meno giovani. Ecco, in quel locale, ci si incontra�.. poi per�� concretizzare�� ci sono delle camere speciali e�..��E io ...
    ... dovrei entrare in un locale praticamente nuda???��Dai, accontentami, magari eccita pure te����Mah, va beh, lo faccio solo per te�..��Brava, fallo per me�.�Mi infilai il vestito, andai in bagno a pettinarmi e a truccarmi e poi uscimmo. Quando salii in macchina, il vestito mi salì a filo inguine e Miky, durante il viaggio, più di una volta mi infilò le dita nella figa. Ad un certo punto riconobbi il luogo della nostra perdizione e vidi che mio marito proseguiva più avanti. Nel parcheggio che avevamo appena passato c�erano già molte auto con i fari accesi e attorno ad esse diverse ombre che si aggiravano attorno.La strada terminava dentro ad un cortile dove un�insegna illuminata con un faretto, diceva: �CLUB F & M� . Parcheggiammo la macchina e quindi entrammo, all�ingresso una biglietteria, pagammo venti euro a testa, ci consegnarono due tesserine individuali e quindi superammo una prima porta scura. Percorremmo poi un corridoio e alla fine, una nuova porta scura, ci diede l�accesso alla sala. A ferro di cavallo, una fila interminabile di tavolini, uno attaccato all�altro e divisi da una parete che fungeva da separè. Ogni tavolo aveva un lampioncino acceso con un numero scritto sopra. Trovammo un addetto del locale e chiedemmo spiegazioni. Ci disse di leggere il numero sul biglietto e di andarsi a sedere al posto indicato. Io avevo il numero ventuno e Miky invece il quarantatre.Mi sedetti al mio posto mentre lui si sistemava molti tavoli più avanti. Sul tavolo un telefono di foggia ...
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