Sicuro di essere della sponda giusta?
Data: 29/04/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bsx_930, Fonte: Annunci69
Quello che sto per raccontare è un episodio accaduto a giugno del 2011...
La scuola era finita da meno di 12 ore, ed io avevo già organizzato una festa a casa.
I miei erano partiti.
Alla festa erano presenti quasi tutti i miei compagni di classe e in più molti ragazzi e ragazze di altre classi.
Quella festa era stata organizzata anche per far si che molti scopassero prima dell'estate, ed io dovevo portarmi a letto una mia amica che si era lasciata da poco più di un mese.
Come succede sempre alle mie feste l'acool scorreva a fiumi.
Eravamo tutti su di giri, felici, entusiasti della fine della scuola. Eravamo in giardino, alcuni sulle panche, altri sulle sdraio, alcuni a terra, altri in piedi a parlare.
Eravamo li, oramai quasi tutti sbronzi, a fumare e contemplare le stelle, fino a quando squilla il telefono fisso.
“Pronto?”. Dico io.
“Ooooh! Jack! Son Melissa, ma a che ora è la festa??”.
Guardai l'orologio, erano già le 23.24.
“Meli, è iniziata alle 21!”.
Dopo un paio di imprecazioni mi dice che mi avrebbe raggiunto con dei suoi amici.
Mi voltai verso la cucina e vidi che era un po' buttata all'aria.
Mi misi a sistemare la tavola e mi accorsi che alcune felpe, di quelli venuti in motorino, erano rimaste su una sedia.
Le presi tutte e andai in camera dei miei, mentre andavo incontro Elia che si ferma al bagno.
Arrivo in camera, appoggio le felpe e mi metto a guardare fuori dalla finestra, si sentivano solo le chiacchere dei ...
... miei amici nel giardino di sotto.
Faccio in tempo a girarmi mi trovo Elia ad un centimetro da me.
“Oi, ciao Eli”. Dissi scherzando.
“Ciao Jack”. Rispose lui senza staccarsi o fare altro, ma guardandomi negli occhi.
Io ero alquanto imbarazzato.
“Ehm... Eli, che stai facendo?”. Chiesi appoggiandomi al davanzale dalla finestra, mettendo un po' di spazio tra noi due, e lui si avvicina.
“Be' quello che fai tu”. Mi disse senza molte spiegazioni.
“E io cosa faccio?”. Chiesi.
Lui alzò le spalle. “Boh, siamo in due, in una camera, be' si potrebbe pensare a cosa fare”.
“Ma sei gay?”. Chiesi con un'agitazione tremenda.
“No, bisessuale, come te a quel che mi hanno detto a scuola”.
In quella scuola, secondo alcuni, mi ero scopato metà delle ragazze e metà dei ragazzi, se così fosse sarei sempre pieno di scopate, ma sfortunatamente non è così!
In primo luogo non risposi.
Lo guardai negli occhi celeste chiaro, e mi avvicinai anche io.
Prima ci baciammo a stampo, dopo passammo alla lingua.
Lo lasciai un attimo per andare a chiudere la porta a chiave.
Mi voltai e si era tolto la camicia, un fisico scolpito, spettacolare, definito in ogni dettaglio, un fisico da calciatore, il quale lui è.
Mi tolsi la maglia e la gettai a terra, anche io avevo un fisico non male, mi allenavo in piscina, ma non era mai un fisico da urlo come il suo.
Ci buttammo sul letto, lui sotto ed io sopra.
Continuavamo a baciarci appassionatamente, come mai avevo ...