Il Castello: Dopocena Orgiastico
Data: 29/04/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Patrizia V.
Il giorno dopo nevica. Ci alziamo con calma, ancora illanguidite dalla nostra notte d’amore trascorsa nel lettone gigante della nostra suite dopo aver lasciato i nostri ospiti nel loro talamo coniugale; a colazione ci viene spiegato che la festa inizierà intorno alle sei del pomeriggio, e quindi abbiamo il tempo per una visita a Klagenfurt. Ho le gomme da neve, e quindi non perdiamo l’occasione per fare un po’ di acquisti per Natale. Quando torniamo a metà pomeriggio ci dedichiamo con calma a prepararci per la serata. Combatto per quasi un’ora con il mio ciuffo ribelle cercando di convincerlo a adeguarsi all’acconciatura, e alla fine addiveniamo a un compromesso: il ciuffo farà ciò che vuole, e io me ne farò una ragione. Poi visto che la sera non è rigidamente di gala ma semplicemente “elegante con stile”, invece di infilarmi in un abito da sera troppo formale indosso finalmente il vestito che ho comprato in Francia durante l’estate per festeggiare lo scampato pericolo quando sono stata rapita dai tatuati di Amersfoort. Si tratta di un bell’abito blu elettrico asimmetrico, con uno spacco anteriore elegante e profondo ma non troppo volgare: mi lascia le braccia e le spalle scoperte ma riesce a nascondere la scarsa dotazione nelle mie curve anteriori grazie ad una scollatura poco pronunciata. Lo adoro, perché oltre a nascondere il mio seno piatto, mi permette di indossare i miei stivali di pelle con tacco medio e di evitare completamente le calze. Una cintura dorata intonata ...
... agli orecchini pesanti e al collier leggero completano il tutto, assieme al mio profumo agli agrumi… Eva come al solito non ha bisogno di darsi troppo da fare: lei è uno schianto qualsiasi cosa faccia, e anche per pettinarsi ci mette solo un paio di minuti… Indossa un abitino corto ma non troppo, aderente ma non sfacciato, di un piacevole color pesca. Lei non ha problemi di curve, né davanti né dietro, e la sua scollatura è piuttosto abbondante. Tacco dodici e calze fumé, niente bigiotteria e il mio vecchio profumo alla vaniglia finiscono di esaltare la sua fresca avvenenza. Se non fosse ora di scendere a conoscere gli altri ospiti, me la farei sul posto… *** Gli austriaci, come tutti sanno, sono un po’ crucchi: e quindi puntuali in maniera patologica. Quando arriviamo nel salone un minuto dopo le sei, sono già tutti lì e a me sembra di fare la figura della terrona. In realtà sono appena arrivati e stanno consegnando i soprabiti alla cameriera, che a sua volta ha finito di preparare il buffet e si appresta a congedarsi per lasciarci ai nostri giochi innocenti. Mi disinteresso della cameriera e del suo buffet, anche se la piccola non è niente male, e mi concentro sugli altri commensali. Decisamente si tratta di un gruppetto più interessante del previsto. Il primo ad esserci presentato è un coetaneo del padrone di casa, nonché un suo amico di vecchia data: si chiama Wernher ed è un professore dell’università di Vienna. Stranamente è accanto a Johanna quando mi bacia il dorso ...