UMILIATO E FELICE
Data: 02/05/2021,
Categorie:
Incesti
Cuckold
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Verdesguardo, Fonte: RaccontiMilu
Questa è la vera storia della mia vita e della mia scoperta graduale della mia voglia di essere umiliato e sfruttato in qualsiasi modo da qualunque essere di genere femminile.Potete non crederci, ma tutto quello che racconterò è successo davvero e sarà una scoperta incredibile anche per tutti voi.La mia è una vera e propria adorazione per le ragazze che mi ha portato e mi porta ancora adesso a obbedire a qualsiasi ordine mi venga dato da una donna.Anche se amo tutte le donne indistintamente, ho una marcata preferenza per le ragazze apparentemente angeliche e innocenti: più una ragazza sembra dolce e insospettabile, più mi sento costretto e felice nel servirla e riverirla e soprattutto ad essere umiliato da lei.Ma andiamo con ordine, La prima volta che capii che avevo una sessualità diversa dagli altri avevo circa 8 anni. Ora ne ho 35, ma certe cose le ricordo come fosse ieri.Ho una sorella di 2 anni più piccola di me, si chiama Martina, che ho sempre adorato, fin da bambini, nonostante lei fosse un pò stronzetta con me. Mi faceva spesso i dispetti e si divertiva a prendermi in giro. Ma io l'adoravo lo stesso, o forse proprio per quello: la mia natura stava venendo fuori.Era estate ed eravamo in vacanza al sud. I miei avevano affittato un appartamento in una palazzina turistica e molto affollata. Un pomeriggio, dopo mangiato, i miei riposavano mentre io e mia sorella giocavamo in un'altra stanza.Ad un certo punto, non ricordo bene per quale motivo, nacque una ...
... discussione su un gioco che non volevo fare e lei iniziò ad urlarmi "Fifone! Fifone!". Odiavo quando mi chiamava fifone. Ero in piedi davanti a lei e stavo per girarmi e andarmene via offeso, quando lei si aggrappò al mio costumino e me lo tirò giù in un secondo. Poi si mise a ridere, mentre io mi coprivo con le mani cercando di non cadere per via del costume alle caviglie. Mi urlava "Pisellino!". Io mi liberai e mi tirai su il costume. Lei allora continuò "Vedi che sei un fifone? Fifone! Fifone!". Ero arrabbiato. La mia sorellina tenera e indifesa mi teneva testa, anzi, mi maltrattava come se fosse stata molto più grande di me. Ne venne fuori una discussione che sfociò in una sfida. Lei mi sfidò ad andare in balcone senza costume. Non volevo, mi vergognavo. Sapevo che poteva esserci molta gente affacciata e soprattutto c'era il rischio che ci fosse anche la ragazzina che mi piaceva tanto e che stava nell'appartamento proprio di fronte al nostro. All'ennessimo "Fifone" della mia sorellina però non ce la feci più e accettai. Molto controvoglia mi avvicinai alla porta-finestra che dava sul balcone e l'aprii. Guardai fuori, non mi importava molto della gente, mi assicurai più che altro che non fosse sul balcone proprio lei, Sara, la ragazzina che mi piaceva tanto. Non c'era.Presi coraggio, mi tirai via il costume con un movimento veloce e feci due passi, per arrivare al centro del balconcino. In quel preciso momento capii l'errore che avevo fatto. La mia sorellina bastardissima ...