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Sessione a tre
Data: 03/05/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Lady Vanessa
Il signor Baldecchi stava attendendo il nostro arrivo, seduto a un angolo del pianale rialzato che sosteneva il mio trono. Questo non mi piacque per nulla. Sebbene nella finzione dell�incontro a tre il porco figurasse come il mio compagno di dominazione, a nessuno era permesso avvicinarsi allo scranno che si ergeva al centro della stanza. Feci finta di nulla, badando bene a non guastare l�atmosfera che si era creata. Portai la schiava di fronte al trono e la feci prostrare ai piedi dell�uomo. Lui indossava una lunga veste nera che scivolava fino alle sue caviglie; il mantello lasciava intravedere solamente il centro del suo petto nudo e, a seconda di come le falde di seta si muovevano, il profilo del membro già in erezione.�Finalmente è arrivata� disse.�La cagna non voleva saperne di salire le scale� risposi.�E� forse troppo pigra per stare al passo della sua padrona?��In effetti meriterebbe un bella lezione� annuii. Mi avvicinai alla rastrelliera dei miei attrezzi da dominatrice e andai a raccogliere uno dei miei frustini da equitazione. �Vuoi fare tu gli onori di casa?� domandai, rivolgendo uno sguardo all�uomo seduto di fianco al trono.�Sarebbe un privilegio, per me� rispose lui. �Purtroppo quest�oggi incarichi improrogabili mi costringeranno ad assentarmi prima del dovuto. Potrò trascorrere in compagnia della schiava solamente una mezz�ora, e non voglio certo rischiare di andarmene da qui con il cazzo sempre in tiro. Non so se mi sono spiegato.��Oh, ma certo� ...
... risposi. Gli porsi il manico del guinzaglio e dissi �La schiava è tutta tua, adesso.��Molto bene� rispose Baldecchi. Poi, rivolgendosi a una Silvia disfatta e singhiozzante disse �Dunque, mia cara schiavetta, se non ho perso il conto dei giorni, sono almeno due settimane che io e te non ci vediamo. Oramai rammenterai a malapena il mio sapore, non è così? Questo è un bel problema.�Le sollevò il volto con una mano e la fissò dall�alto.�Vogliamo vedere quanto in profondità riesci ad accogliere il tuo padrone, mia piccola schiava disubbidiente?�Silvia non rispose. Senza esitare un istante, la colpii sulle natiche con il mio frustino.�Si risponde, quando qualcuno fa una domanda!� esclamai.�Sì, padrone. Mi perdoni, padrone.��Ma che brava, la nostra bestiolina� commentò Baldecchi, scostando un lato della sua veste. Silvia riconobbe i polpacci sodi dell�uomo, poi le cosce nude e il pene già in erezione. L�uomo impugnò la base della sua verga, sbattendola allegramente in faccia alla ragazza.�Tieni, cagna! Guarda come ti prendo a colpi d�uccello!� esclamò, trattenendo una risata.La mia mano artigliò i capelli della schiava e spinse il viso di lei contro il bacino dell�uomo. Baldecchi ne approfittò per strofinarle il pene in faccia, sugli occhi e sulle labbra.�Apri quel cesso di bocca che ti ritrovi, troia!�Silvia obbedì senza protestare e lui la penetrò senza alcuna esitazione. Il suo membro affondò impietosamente nella gola della serva fin quasi a soffocarla. Da principio, ...