1. Non capisco perché


    Data: 04/05/2021, Categorie: Sentimentali Autore: Sentimentalista perverso, Fonte: EroticiRacconti

    Mi sono sempre chiesto cosa non andasse in me, perché facessi così fatica ad avere delle relazioni con altre ragazze... Ma procediamo con ordine. Mi chiamo Gabriel, sono di Bologna, ho 20 anni e si, sono ancora vergine. Sono vergine perché credo che la prima volta vada fatta con una persona che piace. Con questo non fraintendete, non sono certo un santarellino o uno sfigato:sono convinto solo che prima di divertirsi "a dovere" sia necessario avere un'esperienza amorosa sincera, che distingua il sesso inteso come fine a se stesso, dal sesso amoroso. In sostanza credo che ci debbano essere 2 prime volte, la prima con una persona per cui si provano dei sentimenti, e la seconda con una (o più) persona con cui soddisfare le proprie voglie. Tornando a noi, non capisco proprio come mai faccio fatica a legare con le ragazze... Di solito vengo definito dalle donne come un bel ragazzo:sono alto 1.90, capelli neri corti, occhi scuri e un fisico tonico e robusto. Ma ciò nonostante, finora ho avuto solo 5 relazioni, in cui il massimo a cui sono arrivato sono i preliminari, un po' per le ragazze che volevano aspettare, un po' perché una volta conosciute le ragazze con cui stavo ero io a rifiutarmi di infilarci il cazzo... E poi c'è lei, quella ragazza che mi fa impazzire ma con cui non ho alcuna possibilità, vista la distanza. Lei si Chiama Lisa, è di Bolzano e ha 19 anni. Castana chiara di capelli, occhi verdi e un sorriso bellissimo. Lei è un po' robusta con quel filo di grasso in più ...
    ... che piace molto, 3 di seno e un culetto pieno ma dalle giuste forme. Credo che anche lei in fondo abbia una cotta per me, siamo quel tipo di amici che però hanno secondi fini, che aspettano il momento giusto per confessarsi ma quel momento non sembra mai arrivare. Sappiamo di piacerci e si vede da quanto siamo confidenti, ma ci tocca fare finta di essere solo amici per non farci soffrire a vicenda vista la distanza. Però una volta abbiamo fatto eccezione: ero andata a trovarla, abbiamo passato una piacevole serata tra chiacchiere, amici e camminate senza una meta, giusto per avere una scusa per passare il tempo assieme. Arriva il momento in cui lei deve andare a casa, da bravo gentiluomo la accompagno a casa. Una volta arrivati chiamo mio padre per venire a prendermi (non ho la macchina, e lui per motivi di lavoro era nei dintorni) ma non risponde. Lisa sorride e mi chiede se voglio entrare, almeno finché mio padre non viene a prendermi. Mi fa vedere la sua casa molto bella e ordinata, mi presenta la sua gatta, parliamo e giochiamo a scacchi ma nulla, mio padre non dà segni di vita. Io - Beh grazie dell'ospitalità, sei stata molto carina. Ma vista l'ora faccio che andare, non voglio disturbare oltre. Lei - Ma quale disturbo, per quelle poche volte che ti vedo questo ed altro! E poi mica ho sonno, rimani pure, al massimo dormi sul divano se tuo padre non arriva. Ovviamente io accetto molto volentieri e così ci sediamo sul divano, accendiamo la tv e iniziamo a guardarci un film. ...
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