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Vacanza al mare per sedurre
Data: 05/05/2021, Categorie: Lesbo Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... si!" fu la risposta del ragazzo."Io e Amelia facciamo una doccia, poi si mangia qualcosa. Cerca di non perderti su internet""Si ok" replicò lui da dietro la porta.Mentre entravamo in bagno le sussurrai "Sei proprio stronza! Potevi un’altra cosa! Perché non gli hai detto guarda che noi andiamo a toccarci sotto la doccia, se vuoi puoi origliare?!!".."Hihihihi, secondo me è più tonto di quanto credi tu" ribatté Cristina."Non hai idea di quanto non lo è" pensai, ma mi limitai a rispondere "Si, va beh!"Anche se il gioco con Flavio mi stava divertendo in doccia con Cristina mi sentivo davvero libera di sfogarmi. I nostri giochi erano iniziati qualche anno prima, eravamo in realtà del sesso ne sapevamo molto poco; molti baci con la lingua e qualche carezza al cavallo dei pantaloni del ragazzo che al momento ci piaceva.Eravamo considerate quelle fighe, cioè quelle che la sapevano più delle altre e se non la davano perché ci sentivamo insicure e farsi scopare dal ragazzo sbagliato poteva anche svelare quello che pensavamo fosse il nostro segreto: vergini e incapaci di fare sesso.Ma un sabato notte al ritorno da un incontro con gli amici in cui avevamo cazzeggiato molto Cristina dormì a casa mia. Sotto le coperte e scoprimmo i nostri corpi ed anche come darci reciprocamente piacere.Sul momento avevamo paura di aver fatto qualcosa di sbagliato e di amorale e ci guardavamo in faccia chiedendoci se si vedesse che avevamo fatto sesso tra ragazze, allo stesso tempo ci rincuorava il fatto ...
... che ci sentivamo più sicure ed anche di aver fatto un grande passo nel mondo del sesso tanto che ritardammo la prima volta con un uomo per molto tempo giurandoci che non lo avremmo mai fatto con un maschio.Le volte in cui ci si fermava l'una dall'altra a dormire ci baciavamo moltissimo con la lingua e ci davamo qualche carezza al cavallo dei pantaloni del pigiama per sentire il nostro sesso ma niente altro fino ad addormentarci. Tutto ciò fino a che una notte Cristina scese a baciarmi tra le gambe abbassandomi i pantaloni del pigiama.Quell'esperienza fu incredibilmente profonda e fantastica. Da allora ogni volta fu sempre più piacevole e fino ad ora siamo rimaste amanti senza che nessuno sappia del nostro segreto.Ora così accadde anche sotto la doccia.Chiusi gli occhi e lei si inginocchiò leccò le mie labbra gonfie di voglia con la sua bocca. Riaprii gli occhi solo un attimo e ammirai come le gocce d'acqua, che scendevano dalla doccia, scorrevano tra i suoi glutei dopo aver percorso la sua schiena. Quel ruscello fu l'ultima visione prima dell'inevitabile travolgente orgasmo per cui iniziai a tremare e agitarmi in modo scomposto. Portai le braccia sopra di me come ad arrendermi al piacere. Mi succhiai un braccio e provai a soffocare un urlo che sarebbe stato bello liberare nell’aria e farlo sentire a chi si ama. Ne uscì un verso soffocato ma che sicuramente raggiunse la stanza di Flavio. Per lui fu senz’altro un regalo certamente apprezzato e che sicuramente lo ha aiutato a ...