1. Giovanna Esse - Il battesimo dello Chef


    Data: 10/05/2021, Categorie: Prime Esperienze Anale Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    Gianna era una ragazza davvero speciale. Servizievole e sempre gentile, aiutava in casa e nei mesi estivi collaborava volentieri all’ attività dei nonni, che avevano una trattoria, molto conosciuta e accorsata a Positano.Nell’ edificio del ristorante avevano, nel tempo, recuperato delle camere, per avere la possibilità di offrire anche il pernottamento a qualche cliente più affezionato.La ragazza aveva appena diciotto anni, allora, ed era tranquilla e con pochi grilli per la testa. Anche i primi bollori erano assolutamente sotto controllo e i suoi sogni non andavano oltre il petting spinto all’ ombra di un portone, qualche volta qualche amico più insistente aveva ottenuto una sega veloce o l’ accenno maldestro di un pompino.Quell’ estate un cuoco nuovo venne a sostituire un altro che aveva trovato lavoro più vicino a casa. Questo nuovo Chef era uno che navigava, di origini incerte. Carattere scontroso ed arcigno: era despota in cucina, ma molto bravo, e così venne tollerato, in quella situazione di emergenza.Aveva circa cinquanta anni, carnagione scura, occhi torvi. Taciturno per natura, non disdegnava diservirsi una serie di birre scure, mentre lavorava.Gli incontri con Gianna erano stati solo occasionali, praticamente la ragazza, a parte temerlo come persona anziana, nemmeno lo vedeva. Neppure lo Chef, aveva mai dato segni di interesse particolare per quella ragazza, alta, magra e scarsa di curve, poco seno.Un pomeriggio d’ Agosto, caldissimo e silenzioso, con la voce ...
    ... delle cicale che accentuava l’ aria ferma e la pace dell’ ora, Gianna si aggirava per le cucine, non aveva voglia di riposare, come facevano tutti a quell’ ora, al contrario, cercava un rotocalco che era sicura di aver lasciato da qualche parte.All’ improvviso si sentì chiamare, nella penombra degli stanzoni, lo Chef nuovo le chiedeva qualcosa … lei trasalì, lui era in canottiera, sudato e accaldato e le stava dicendo qualcosa, che risultò essere legato ai camici puliti, qualcosa che non trovava in camera sua.Gianna automaticamente gli si avvicino, rispettando le persone più grandi, per capire in cosa poteva essergli utile. Lui insisteva e concluse le sue lamentele con qualcosa tipo: - Dai, vieni a vedere in camera, fa presto ! –Il suo tono autoritario ebbe la meglio sulla ragazza frastornata, che lo seguì, anzi lo precedette nel corridoio buio, fino alla camera sul retro dell’ edificio.Una volta arrivata nella piccola stanza, si rese conto che forse era stata avventata a seguire quello che, in fondo, era uno sconosciuto.L’ uomo continuava a biascicare lamentele indicandole un armadio nella stanza. Parlava uno strano italiano, forse era francese o marocchino, d’ origini. Gianna, nonostante si fosse accorta che lui, aveva chiuso la porta della camera, ci mise tutta la buona volontà a cercare di capire cosa non andasse in quell’ armadio, con la speranza di risolvere rapidamente la questione.Ma le cose non si sarebbero risolte così facilmente e lo capì, appena il primo contatto ...
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