Gangbang nel garage del titolare
Data: 12/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: chupar, Fonte: Annunci69
... di fronte, guardava la scena. Uno dei due iniziò a baciarmi ed io a toccarlo, mentre l’altro, di fianco a me, cominciava a toccarsi da sopra i pantaloni. Iniziarono a toccarmi il culo, mentre mio cognato si era sistemato di lato. I due, quindi, si buttarono letteralmente su di me, togliendomi la maglietta. Ero eccitatissimo e mentre uno mi baciava sul collo, l’altro mi aveva già messo il cazzo tra le mani. Senza esitare, iniziai a segarlo. Anche l’altro lo imitò.
Mi ritrovai al centro di un divano con due gran maschi che, a cosce aperte e a cazzo duro, ancora con le tute da lavoro addosso, si stavano facendo masturbare sporchi di grasso e sudaticci. D’un tratto iniziai a baciare il secondo ragazzo, veramente ben dotato. M’infilò la lingua in bocca ed io, succhiando, iniziai a pompargliela. Quello mi afferrò per la nuca, spingendola in basso. Era un segnale chiaro: era giunta l’ora di pompare.
Scesi dal divano, mettendomi a pecorina davanti ad entrambi, calandomi i pantaloni della tuta e facendogli vedere il mio culo stringato in un perizoma che mio cognato mi aveva fatto mettere. Mario improvvisamente esordì con: “Forse è meglio non esagerare…”
Il fratello che si stava godendo la sega lo guardò ricordandogli il patto mentre io iniziavo a leccare il cazzone dell’altro da sotto.
Il titolare entrò di colpo nella stanza - “E’ tua moglie! È urgente, dice…” - disse a quello che stavo succhiando.
Mentre fissavo mio cognato, iniziai a pompare quell’uccello senza ...
... prenderlo in bocca, inarcando la lingua sotto il glande, stringendolo con le labbra e sbocchinandolo di lato. L’idea che quello stesse parlando con la moglie di asilo, figli, pappe mi eccitò. Chiuse la chiamata con un sospiro: “Che rompicoglioni. A proposito leccami le palle e il buco del culo!”
Obbedii. Aspettavo una reazione di mio cognato, a cui quel lavoro non l’avevo mai voluto fare, che non tardò: “Sei solo una gran troia! Questo sei!”
L’altro mi balzò dietro, spostandomi il perizoma: “Amico, mi sa che c’hai ragione.” Quindi, mi strusciò la cappella sull’ano pulsante. Mi girai, mentre ormai leccavo la cappella del primo, per chiedergli di mettere il preservativo. Quello mi fissò dritto negli occhi e poi mi sputò una prima volta tra le chiappe. Distese la saliva con la capocchia. Poi lo fece di nuovo. Chiamò mio cognato per farlo avvicinare: “Guarda cornutone come lo sto preparando per fottergli il culo.”
Fece sputare anche lui sul mio ano, due volte, mentre il primo ancora mi scopava in bocca.
Il ragazzo lo fece scivolare dentro, dopo essersi infilato il preservativo: “Uummhh…Però, il tuo frocetto se li prende bene bene i cazzi in culo!”
Emisi un urletto di sofferenza, senza però mollare il cazzo che stavo sbocchinando.
- " Ti piace eh? Puttana!"
Quindi, presomi per i fianchi, quello iniziò a caricarmi con colpi assurdi. A ogni colpo smettevo di leccare per emettere un gemito di piacere, tanto che il ragazzone aumentò l’intensità. Mio cognato intanto si ...