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Cercando un libro
Data: 16/05/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Rodolfo
CERCANDO UN LIBRO Un caloroso saluto a tutti. Vi voglio raccontare un’avventura capitatami da giovane e continuata negli anni. Quando tutto è iniziato avevo circa 20 anni. Il mio più carissimo amico aveva una sorella più piccola di nome Luana, che consideravo come mia stessa sorella, ma un giorno….. Era un pomeriggio d’estate e avendo necessità di consultare un libro, mi presentai a casa del mio amico chiedendo alla madre di poter andare in camera dove c’era una specie di biblioteca, per prendere quanto mi necessitava. Mai e poi mai avrei pensato di trovare Luana a riposare sul letto. Sembrava una statua di porcellana tanta era la perfezione dei suoi lineamenti. Il suo corpo era perfettamente abbronzato e sulla pelle ambrata risaltavano i seni ed il culetto bianchi come il latte. Data la posizione infatti si intravedeva un capezzolo e due chiappe sode esaltate dalle mutandine bianche che si erano infilate nel so9lco delle natiche A quella vista il mio uccello ha cominciato a dare segni di vita e a malapena i miei calzoncini corti riuscivano a contenerlo. In un attimo quella che consideravo una sorella mi è apparsa come un dolce fiore da cogliere. Mi sono avvicinato e mentre mi perdevo a osservarla meglio, Luana si è girata mostrandomi il suo seno duro con i capezzoli dritti. La sua mano ha cominciato a scendere negli slip, mentre cominciava ad agitarsi. Ad un tratto ha aperto gli occhi e vedendomi prima ha lanciato un gridolino di stupore, poi, piangendo, mi ha ha pregato di ...
... non dire niente della sua masturbazione. Nel far questo si è stretta a me peggiorando ulteriormente la situazione del mio uccello che ha messo la testa fuori dai miei slip. Alla sua vista non si è persa d’animo ed ha cominciato a toccarmelo con la sua deliziosa manina. Questa dolce sega si è protratta per alcuni minuti mentre io leccavo e succhiavo quei dolci capezzoli che diventavano sempre più duri. Quando si è resa conto che stavo per avere il mio orgasmo, si è abbassata ed ha ingoiato tutto il mio uccello per paura che potessi sporcare il letto. Il pompino è stato una cosa sublime e per ricambiare l’ho girata per iniziare un memorabile 69. La sua lingua saettava sulla mia cappella mentre la sua bocca sembrava volesse ingollare anche le palle. Per prendere fiato lo faceva uscire tutto dalla gola e mi leccava il buco del culo. Mai avrei pensato che una ragazzina fosse così troia. La mia lingua si perdeva tra le labbra di quella fichetta giovane e vergine ed i suoi umori mi si riversavano in bocca mentre le mie dita, intrise dei suoi umori, esploravano quel culetto meraviglioso. Non ci fu voluto molto perché le riempissi la bocca di una crema densa che fu mandata giù come se fosse una prelibatezza. Non contento di quanto accaduto, con l’uccello che svettava duro come un’asta di bandiera, ho cercato di scoparla. La mia sorpresa e gioia più grande è stato quando mia ha confessato di voler restare vergine, ma di avere una gran voglia di prenderlo in culo. Si è messa a pecorina ...