Destino crudele - Racconti Erotici

Destino crudele

... commerciale della zona. Ero al settimo cielo! Facemmo il servizio fotografico e intascai 500 euro e dopo qualche giorno mi vidi affisso sui manifesti pubblicitari che campeggiavano qua e là in città.

Ormai sognavo una vita da modello, soldi, fama, macchine e belle donne e soprattutto la fine di quella misera vita che avevo condotto fino a quel momento: non appena avessi ingranato con questa nuova attività davvero sarei andato dallo zio Mauro e lo avrei mandato in culo, lui e le sue botte.

Feci una decina di servizi fotografici destinati alla pubblicità locale e intascai un bel po’ di comodi soldini: pensavo davvero che la sorte per me era finalmente girata al meglio.

Un pomeriggio arrivai da Sergio e gli chiesi se c’era qualche altro lavoro in vista, dato che già da un paio di settimane non mi aveva fatto sapere niente e le mie finanze cominciavano a languire nuovamente. Sergio stavolta mi guardò strano e mi disse: “Senti, Luca, il tuo viso ormai è inflazionato nel mercato pubblicitario locale e per fare il modello non hai esperienza….mi dispiace”. Al che io lo guardai stupito e rattristato e gli dissi: “Sergio, la sai la mia situazione….ho disperato bisogno di guadagnare qualcosa, ti prego!”. Sergio mi guardò e aggiunse: “Sei un bel ragazzo, Luca….qualcosa ci sarebbe….ma non so se tu….ecco….”. Io non capii e lo incalzai: “Sergio, qualunque cosa! Non mi tiro indietro”. “Ecco, un mio amico gira dei filmetti…..beh sì insomma….hai capito….del porno amatoriale, via…..e ...

... ha bisogno di gente di bell’aspetto come te ma non so se tu…..”. Io rimasi basito: un film porno! Mi vergognerei. Non sarei capace di farlo! Ma poi mi ricordai che avevo troppo bisogno di guadagnare, pensai un attimo, deglutii e dissi “Ok, ci sto”.

Il giorno dopo Sergio mi accompagnò dal suo amico, in un anonimo palazzone della periferia: il suo amico era un uomo di mezza età, basso e bruttino, che ci accolse in vestaglia. “Che bel ragazzo mi hai portato, Sergio, complimenti!”, esordì e mi squadrò dalla testa ai piedi con uno sguardo famelico e un po’ viscido. Io ero a disagio ma lui perentorio ordinò “Spogliati che facciamo un provino!”. Nudo come un verme mi feci osservare da lui e da Sergio: mi vidi nello specchio e non potei fare a meno di notare che ero proprio un bel figo tutto nudo, con i miei muscoli, il mio pelo, il mio bel viso mediterraneo….e poi giù sotto il mio culetto sodo e peloso e il mio pisello, di dimensioni discrete….

I due mi squadrarono come un pezzo di carne e poi l’uomo mi disse: “Luca sei perfetto. So che hai bisogno di guadagnare e ti voglio proporre un qualcosa di redditizio….ma dovrai avere mentalità aperta….”. Lì per lì non capii e lo guardai come un ebete al che Sergio intervenne “Un porno gay, Luca”.

Rimasi di sasso: io andare con degli uomini? Che schifo! No davvero! A me piace la figa, non il cazzo! Ero sconvolto! Quasi quasi volevo tirare un cazzotto a questo vecchio porco e andarmene!

Ma lui intervenne dicendomi: “700 euro per una ...