Esperienza drammatica, ma poi ....
Data: 28/05/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: alfredCA, Fonte: Annunci69
... loro un buon caffè. Escono tutti dalle rispettive camere e in salotto aspettano che finisca di preparare e nel frattempo mi sono accomodato anche io con loro ascoltando i discorsi improntati su un concerto a cui avevano assistito pochi giorni prima. Il mio sguardo ovvio senza farmi accorgere e destare il benché minimo sospetto, era rivolto agli amici dei miei figli i quali erano per me tutti bellissimi e desiderabili. Fantasticavo e osservavo i loro pacchi che erano spesso messi in evidenza. Vi era Alessandro, un amico di mio figlio Andrea che era bellissimo, curato fisicamente, con un pizzetto che gli donava alla grande e soprattutto lasciava intravedere un pacco di tutto rispetto che ogni tanto si toccava e questo attirava maggiormente la mia l’attenzione. Ovvio erano sogni proibiti perché mai e poi mai avrei combinato qualcosa con loro, il mio segreto veniva prima di ogni altra cosa e poi avevano tutti le ragazze, compresi i miei figli e quindi per me erano etero irraggiungibili. Bevuto il caffè, tutti rientrarono nelle rispettive camere e io mi diressi nel mio studio a sfogliare qualche carta. Il mio pensiero ricadeva sempre sulla pineta vicino a casa e siccome la avevo frequentata anche con la famiglia, non riuscivo a capire dove potessero avvenire questi incontri. Decisi così di uscire di casa e andare a fare un sopralluogo per rendermi conto subito come stavano le cose. Arrivato nel piazzale antistante, vedo una quindicina di vetture parcheggiate, parcheggio e mi ...
... avvio dentro la pineta, percorrendo i diversi viali e vialetti presenti, ma non vedevo altro che famiglie con bambini o persone che correvano, quindi tutto nella più assoluta normalità così come la ricordavo io. Decido così di far rientro a casa deluso perché quanto riportato nella rivista era una bufala clamorosa.
Mentre sedevo in macchina, in lontananza vedo un auto che imbocca una stradina all’inizio della pineta, metto in moto e cerco di vedere dove conduce quella stradina, la percorro per un bel po’ e noto con stupore che dietro la pineta che conoscevo ve ne era un'altra quasi impraticabile per il sottobosco non curato e per le alte siepi che lo caratterizzavano, quindi un luogo dove effettivamente la gente poteva imboscarsi tranquillamente ed in oltre era pieno di stradine trasversali percorribili anche in auto stando attenti a non raschiare la macchina. Forse ho trovato, sicuramente è quello il posto indicato dalla rivista, per cui decido di parcheggiare in un piccolo spiazzo per fare una attenta ispezione, purtroppo mi rendo conto che oramai si è fatto tardi e decido di rientrare per non dover dare spiegazioni ripromettendomi di effettuarlo il prima possibile.
I giorni trascorrono normalmente, ma il mio pallino fisso e che non mi da pace, rimane quello di scoprire quel posto e dovevo farlo senza farmi vedere e senza destare sospetti, considerando che non era poi tanto distante dal mio paese.
L’occasione arriva un pomeriggio quando miei figli mi comunicano che non ...