1. Lo cornifico con quello del piano di sotto


    Data: 01/06/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Elena di Castelbuono, Fonte: EroticiRacconti

    Appena sposati andammo a vivere in un bel condominio e prendemmo casa al quinto piano. Ben presto feci amicizia con tutti gli uomini sopratutto del palazzo. Sono di carattere molto socievole e il fatto di essere una bella donna e di mettermi sempre in mostra con un abbigliamento particolare mi ha sempre aiutata nelle relazioni. Ovviamente le donne del posto mi sparlavano dietro e spesso neppure mi salutavano ma in compenso i loro uomini erano gentilissimi con me e , quando erano da soli, si fermavano volentieri a parlare con me. Al piano di sotto ci stava un separato con cui legai subito e , anche se non era il mio tipo, mi piaceva parlare con lui e anche provocarlo , per cui spesso mi presentavo a casa sua con la scusa di chiedere qualcosa, vestita in modo a dir poco scandaloso e lui mi faceva entrare e , magari mezza nuda restavo da lui a parlare e a farmi fare tanti complimenti. Poi un giorno mi chiese se volevo uscire con lui per una passeggiata, gli risposi che non sapevo se era il caso e poi ne parlai con mio marito. Mio marito da gran porco mi disse che se volevo lo potevo fare , si poteva creare qualcosa di eccitante e mi disse che l'unica sua richiesta era che dovevo raccontargli tutto , anche i dettagli. Mentre me lo diceva se lo faceva in mano eccitandosi come non mai e alla fine decisi di accontentarlo. Mi misi una minigonna cortissima e sotto le calze autoreggenti e il reggicalze e un perizoma bianco di pizzo con il filo nel culetto. Sopra una camicetta bianca ...
    ... semisbottonata e reggiseno trasparente . Mio marito quando mi vide mi disse "ma devi andare a fare una passeggiata oppure a battere?". Gli risposi che se una cosa la devo fare mi piace farla bene e gli toccai la fronte dicendogli che le corna gli stavano per crescere ancora una volta. Scesi alle 18 piu o meno e bussai a Silvano al piano di sotto. Mi vide e gli uscirono gli occhi di fuori; prese le chiavi della macchina e andammo in garage, passando per il portiere che quando ci vide sgranò anche lui gli occhi. Avevo anche dei tacchi altissimi e Silvano mi cingeva da dietro come se fosse mio marito. in macchina appena seduta , essendo la gonna troppo corta, mi si vedeva la balza delle autoreggenti e pure la mutandina e Silvano mi guardava con lussuria; ed io misi la borsetta per coprirmi. Lui me la scostò e disse che le cose belle si facevano vedere e mi mise la mano sulla coscia. Io dissi che era troppo osè ma niente lui si avvicinò mi sfiorò le labbra e disse che ero troppo bella cosi, e mi sbottonò ancora di piu la camicetta dicendomi "ecco cosi devi stare, sei la mia zoccola". In pratica ero con il reggiseno di fuori che essendo trasparente faceva intravedere i capezzoli e tutta scosciata e inziavo a bagnarmi tra le gambe. Ci fermammo dal benzinaio e io cercai di coprirmi ma ancora una volta lui fu deciso e disse che dovevo farmi vedere in tutto il mio splendore (anzi disse in tutta la mia zoccolaggine). Mi portò in un parco e passeggiammo mano nella mano e ogni tanto lui mi ...
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