Vecchio compagno di scuola
Data: 01/06/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu
... costrinse a inginocchiarmi ai piedi del letto, si mise dietro di me, mi costrinse a piegarmi in avanti e iniziò a puntarmi la cappella contro il buco del culo.Il suo cazzo era proporzionato alla sua mole quindi riceverlo così, senza preparazione, non era facile. Iniziò a spingere e mi fece talmente male che non so nemmeno io come ma riuscii a divincolarmi per la seconda volta e scappai in fondo alla stanza tenendomi il culo con una mano come se la cosa alleviasse il dolore. Lui scavalcò il letto, mi raggiunse, mi afferrò e mi sbatté sul materasso a pancia in giù, salì sopra di me e mi bloccò col peso del suo corpo, con una mano guidò il suo cazzo fra le mie chiappe, appoggiò la cappella e cominciò a spingere ma io non ero pronto.�Quinta B! Quinta B� urlai per farlo smettere.�Troppo tardi, mi spiace� rispose lui.Mi mise una mano sulla bocca per impedirmi di urlare e l'altra la passò sotto di me afferrandomi il petto come se avessi delle tette da strizzare, spinse deciso ed entrò facendomi letteralmente vedere le stelle.Io non potevo urlare perché la sua mano mi tappava la bocca, cominciavo ad essere impaurito perché avevo pronunciato la parola d'ordine e lui non aveva rispettato l'accordo.Ad intervalli regolari mentre io rantolavo con la sua mano che mi teneva tappata la bocca lo spingeva un po' più dentro finché mi disse: �ecco, adesso sono dentro, sto fermo un po' perché ti abitui poi comincerò a muovermi, con la mia ex ragazza facevamo sempre così, ed è con lei che ...
... pensavo a te�.Cominciò a baciarmi sul collo e sulle spalle ma con la mano mi teneva sempre tappata la bocca, poi cominciò a muoversi su e giù dentro di me e quel coso era davvero enorme, inoltre ad ogni colpo, grazie alla sua mole, sembrava che dovesse mandarmi in orbita.Ormai non faceva più male, mi ero abituato e adesso la cosa era anche molto piacevole, ma se avessi smesso di recitare la parte avrei rovinato tutto ed ero contento che non si fosse fermato sentendomi pronunciare la parola d'ordine.A un certo punto tolse la mano dalla mia bocca e mi chiese �tutto bene?�Non risposi, afferrai la sua mano e me la rimisi sulla bocca facendogli capire che mi piaceva così.�Ah, ti piace essere presa con la forza, eh puttanella?� iniziò a dirmi.�Ma adesso te la faccio passare io la voglia di dirmi che non vuoi� e mentre diceva queste parole il ritmo dei colpi aumentava.Poi tolse di nuovo la mano dalla mia bocca e mi chiese: �posso venirti dentro?�Non risposi di nuovo e di nuovo afferrai la sua mano rimettendomela sulla bocca, a quel punto con la testa feci cenno di si, lui mi scopò ancora un po' poi mi venne dentro.Sentii la sua sborra calda invadere prepotentemente il mio intestino mentre il suo cazzo pulsava e ancora si muoveva su e giù, poi si fermò, tolse la mano da davanti alla mia bocca e sfilò il braccio col quale mi cingeva il petto appoggiando i gomiti sul materasso per alleggerirmi un po' del suo peso, nel frattempo il suo cazzone si stava sgonfiando dentro di me.�Scusa� mi ...