-
Il pizzaboy
Data: 03/06/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
Era fredda, scura e piovigginosa quella notte. Stavo guardando la televisione quando ho sentito bussare alla porta. Ho chiesto chi era ed ho scoperto che la "consegna a domicilio" funzionava veramente. Era completamente inzuppato ed era ovvio che era rimasto parecchio sotto la pioggia. Aveva in mano un contenitore termico per pizza. I miei occhi si sono spostati dal contenitore a lui. Gli ho domandato come mai era così bagnato. Mi ha detto che aveva avuto problemi con la macchina e quindi aveva fatto le consegne su una motocicletta. L'ho invitato ad entrare in casa per scaldarsi ed asciugarsi. Di malavoglia ha accettato. Capivo che avrebbe preferito ritornare per consegnare un maggior numero di pizze. Gli ho detto di togliersi i vestiti per poterli mettere nell'essiccatore. Ha messo la mia pizza sul tavolo. Lentamente ha cominciato a sbottonare la camicia. L'ho aiutato a togliersela. Ho visto che anche la T-shirt era inzuppata. Gli ho detto che doveva essere rimasto sotto la pioggia per un bel po' e lui mi ha detto che avevo ragione. Mi è capitato di andare in bicicletta sotto un temporale di tanto in tanto, e conosco la sensazione di freddo, bagnato e viscido che si sente dopo. Gli ho circondato la vita, ho afferrato l'orlo della T-shirt e gliel'ho sfilata dalla testa. Quello che mi si è presentato è stato un meraviglioso torso ben costruito con pettorali ben definiti. C'erano solo dei peli sparsi intorno ai capezzoli ed un piccolo ciuffo rado in mezzo al ...
... torace. Un piccolo ciuffo di peli sotto ciascuno braccio completava l'inventario nella parte superiore del corpo. I capezzoli stavano fermamente eretti. E' rimasto in piedi tremante e con i denti che battevano. Ho preso dall'armadio un asciugamano grande e caldo. Gliel'ho avvolto intorno e poi l'ho attirato a me ed ho messo le mie grandi braccia intorno al suo minuscolo corpo freddo. Istintivamente il suo braccio mi ha circondato, io potevo sentire il freddo che da lui gradualmente si trasferiva a me e ho capito che il calore del mio corpo stava invadendo il suo corpo. La sua testa era appoggiata alla mia spalla. Il freddo ed il tremito non diminuivano. Ho provato strofinare il suo corpo attraverso l'asciugamano ma ha continuato a tremare. Mi sono abbassato, ho aperto la fibbia della cintura, poi ho armeggiato un po' e sono riuscito a sbottonargli i pantaloni ed aprire la chiusura lampo. I suoi pantaloni erano così bagnati che aderivano al suo corpo e ho dovuti tirarli giù invece di lasciarli cadere. Gli ho tolto scarpe e calze e gli ho fatto uscire i pantaloni dalle gambe. Ho messo di nuovo il mio braccio intorno a lui per scaldarlo un po' di più. Gli ho bisbigliato nell'orecchio che era terribilmente bagnato. L'ho sentito bisbigliare "Potrebbe lavarmi i pantaloni, per favore?" "Posso metterli nell'essicatore, così si asciugheranno." Altrettanto quietamente l'ho sentito dire, "Ma, paparino, devono essere lavati. Non potevo trattenermi più lungo e me la sono fatta addosso ...