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LA TERRAZZA
Data: 06/06/2021, Categorie: Etero Autore: scrittore erotico
Spesso ti vedevo la mattina sul terrazzo, asciugarti al sole, avvolta in un piccolo e cortissimo asciugamano, dopo aver fatto la doccia. Ti osservavo. Divisi solo da un basso muretto e quattro piante di gerani. Ti guardavo. Tu giovane sposa, bionda, minuta, dall'aspetto ancora imperbe, ma già femmina nei modi e negli atteggiamenti. Spesso alzavi lo sguardo e mi guardavi, mentre bugiardamente annaffiavo le mie piante di rose rosse e abbozzavi un sorriso. Guardavi me, cinquantenne brizzolato da mille vite vissute. Facendo finta di nulla, qualcosa cresceva in me, qualcosa cresceva in te, qualcosa cresceva in noi. Un giorno, una mattina, con un sole fortissimo ed un caldo asfissiante, eri li ad asciugarti. L'asciugamano ancora più corto, tanto che intravedevo le tue giovani, meravigliose e splendide natiche. Intravedevo l'attaccatura delle gambe e le tue lussuriose labbra. Non so cosa sia successo. Non so ancora cosa abbia pensato. Ma è stato l'istinto, l'istinto animale a scattare dentro di me. Un attimo, senza guardarmi indietro a pensare. Senza pensare ma sentendo il mio cuore battere forte, fortissimo, ho osato. Mi sono denudato e come un guerriero ...
... ho affrontando la battaglia. Ho saltato il muro ed in un attimo sono stato dietro di te. Addosso a te. Sopra di te. Senza importarmi degli sguardi rubati degli altri vicini. Senza importarmi di nulla, solo di te. Da te non una parola, non un gesto di diniego, nulla. Sembravi aspettassi. Sembrava che aspettassi il tuo guerriero che ti domasse. Sono entrato dentro di te, mi sono immerso in te, muovendomi come un folle, avanti ed indietro. Tu assecondavi i miei movimenti,come una bestia ammansita dal suo domatore. Vibravi. Vibravo. Energia, io e te. Mi sono scaricato inondatoti la fica e allora hai goduto, goduto. Goduto, in un orgasmo lunghissimo imprigionandomi dentro di te. Sembravi mai sazia, godendo. Non una parola, non un gesto fra me e te ma solo sesso, sesso selvaggio e primordiale. Io uomo soddisfatto uscii da te e tu senza una parola aggiustasti l'asciugamano e spostandoti da me, continuasti a prendere il sole, sorridendo.Mi allontani indietreggiando, guardandoti. E guardandoti capii di non essere stato il tuo guerriero ma un umile servo, cascato nella tua trappola lussuriosa. Capii di essere stato solo il tuo servo obbligato a farti godere.
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