1. Le avventure erotiche del giovane MC


    Data: 08/06/2021, Categorie: Etero Autore: il romantico

    ... darle un sonoro sculaccione ma non ero certo che avrebbe gradito e non volevo certo interrompere quel momento. Desideravo troppo venire ancora, per cui cercando di farla cadere come una di quelle conversazioni che si fanno mentre si fa sesso, iniziai: �Mmmhhh, hai un sedere fantastico!��Non trovi che sia troppo grosso?��No, trovo che sia troppo perfetto, vorrei mangiartelo, mordertelo, sculacciarlo perché &egrave così bello e provocante che sembra faccia apposta per tentarmi.�Lei rise e io lo presi come un tacito assenso, per cui le diedi un piccolo colpetto a mano aperta su una chiappa. Non disse nulla ma fece un piccolo mugolio. Lo considerai come un�ulteriore cenno di assenso e la colpii di nuovo ma stavolta un po� più forte e anche il suo mugolio si fece più forte. Incoraggiato da questo, iniziai a dare alcuni schiaffi su quel culo via via sempre più forti, lei ansimava e mugolava e mi diceva: �Lo sapevo, fai il romantico ma sei un porco come tutti gli altri.��No, non come tutti gli altri, di più, ma anche te non scherzi, ti sta piacendo, vedo.��Te l�ho detto, non sono da meno di te, se una cosa la fai tu la faccio anche io.�Detto questo, mi leccai il pollice destro e presi ad accarezzarle il buco del culo. In un primo momento si irrigidì ma piano piano tornò docile e vogliosa. Continuando ad aggiungere saliva e accarezzandola, il buco del culo piano piano iniziò a cedere e in poco le affondai tutto il pollice nell�ano. Impazzì totalmente e iniziò a spingere indietro ...
    ... con sempre più forza. Voleva il cazzo e il pollice più dentro che poteva. Tempo un minuto di questo trattamento e urlò tutto il suo godimento. Lo avranno sentito a tre piazzole di distanza, e crollò in avanti sdraiata sul materassino. Io rimasi in ginocchio con il cazzo ancora duro, non ero riuscito a venire nemmeno questa volta. Ciò che io trovavo snervante e avvilente, lei erroneamente lo prese come segno della mia grande virilità. Mi guardò e disse: �Cazzo, sei incontentabile, mai trovato uno come te� stavo per dirle che era un errore, che non riuscivo a venire ma per una volta che una situazione negativa sembrava positiva, feci finta di niente.�Sì, lo so, ho sempre voglia, se poi sono con uno splendore come te�� replicai con un tono di finta modestia.Questo evidentemente la eccitò di nuovo, mi disse di sdraiarmi che mi avrebbe distrutto, salì sopra di me e iniziò a cavalcarmi come se galoppasse. Si alzava e abbassava a ritmo forsennato e io mi beavo di quelle enormi tette che ballonzolavano davanti a me, così provai a darle degli schiaffetti anche sui seni e sui capezzoli, niente di forte, ma abbastanza per farla fremere un po�� ma non era ancora abbastanza.Lei sempre più bagnata mi dava sempre un minor contatto sul cazzo e nonostante gli affondi insistenti, la sentivo via via di meno, non sapevo come fare. Se continuava così mi si sarebbe ammosciato. Ero preso dal panico e fu lì che lei ebbe uno di quei colpi di genio che cambiano completamente un amplesso, un po� come il ...
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