1. Cura di bellezza


    Data: 10/06/2021, Categorie: Etero Autore: Consolidato, Fonte: RaccontiMilu

    Ti vengo a prendere e non ti porto a mangiare la pizza. No oggi facciamo qualcosa di diverso. Prendiamo la macchina e andiamo verso la campagna, ovvero fuori da sguardi altrui. Ci infiliamo in collina, fatti pochi chilometri sotto un albero a falde larghe, che fa ombra in questa giornata di sole. Mentre guidavo non ho potuto fare a meno di guardare la tua scollatura. Tanto &egrave prorompente sembra quasi che debba scoppiare da un momento all�altro. Lascio la mano destra dal volante e la infilo nello scollo, tra un seno e l�altro sbottonando quel poco che c�&egrave da sbottonare. Tu non parli ma fai altrettanto con me e mi metti una mano sull�uccello che senti già duro sotto i pantaloni. Lo massaggi un po� e poi decidi che &egrave il momento di aprirlo e liberarlo. Allora ti chini mentre io guido e me lo prendi leggermente in bocca, bagnandolo di saliva. Contemporaneamente io allungo la mano dietro la tua schiena che ora, stando piegata, mi offre il panorama sul tuo sedere ed intravedo lo spacco delle mele dal pantalone a vita bassa. Con la mano destra arrivo con almeno due dita a sfiorarti il culo, tu sei un po� ritrosa e mugoli di noia, allora mi insinuo meglio e arrivo alla fica. Sei già bagnatissima e accogli le mie dita con piacere estremo. Le infilo dentro e le tiro fuori e tu mugoli all�idea di quello che potrò farti dopo, ma mugoli soltanto, perché hai il mio cazzo in bocca e non puoi parlare.Poi arriviamo nella piccola piazzola sterrata a lato della strada, sotto ...
    ... l�albero che fa ombra. Li le cose seguono un copione non scritto ma già noto a noi due come se lo avessimo studiato a memoria.Ci scambiamo i posti, io passo al lato del passeggero e tu da quello del guidatore. Ci svestiamo con foga perché il desiderio ha preso il sopravvento. Il vederti nuda mi eccita ancora di più e mi fa quasi male l�uccello da quanto &egrave gonfio. Tu passi sopra di me ma mettendo la testa dalla parte del cazzo per cominciare a massaggiarlo. Prima lo prendi in mano, poi fai colare un mare di saliva sulla cappella per renderlo lucido e scivoloso ed infine lo prendi tra le mani e cominci a segarmi. Ma non ti fermi a quello e te lo strusci sul seno e sui capezzoli, quasi a provarne la forza di resistenza alle pressioni ed alle sollecitazioni manuali. Io ho davanti uno spettacolo di culo, tondo e imperioso. Vedo il buco del culo e vedo la fica, sento i tuoi peli ispidi che mi solleticano la faccia e smaniano perché vuoi essere leccata. Sento già colarmi addosso il tuo sugo e questo &egrave eccitante. Tra una segata e l�altra, con la bocca libera dal mio cazzo, riesci ad articolare:�Leccami e sfondami con le mani, sto per esplodere.., ti prego non resisto�. In silenzio comincio ad allargarti le labbra con le dita dilatando la carne della tua fica e scoprendo il rosa intenso della tua intimità. Mentre sto per leccarti fuori mi viene in mente un�azione congiunta e inserisco due dita dentro. E� una sensazione quasi di sauna, caldo ed umido, appiccicoso come un ...
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