1. in autobus


    Data: 11/06/2021, Categorie: Sensazioni Autore: Matter, Fonte: RaccontiMilu

    ero giovane all'epoca.. 22 anni e una vita da pendolare. Partivo con il treno delle 6.30 arrivavo a destinazione alle 8.00 autobus al volo per arrivare in ufficio alle 08.30. Una vita veramente faticosa anche per un giovane di 22 anni.Tuttavia un giorno incontrai la variabile che soprattutto a 22 anni rese appetibile la mia vita da pendolare.Era una mattina come tante altre, autobus pieno e io in piedi attaccato alla barra. Una signora, sui 45 anni mora capelli ricci in piedi accanto a me, il suo seno era in contatto con il dorso della mia mano.Con indifferenza iniziai a muovere lentamente un dito, e con mia sorpresa sentii il suo capezzolo ingrossarsi.. il gioco andò avanti per un bel po... fino alla sua discesa una fermata prima della mia.Inutile dire che il gioco si ripete nei giorni successivi, mi piaceva sentirlo ingrossarsi.. guardare i suoi occhi eccitatiUna mattina provai a osare un po di più, dopo averle fatto svegliare il capezzolo mi mossi in modo tale da trovarmi dietro di lei e farle sentire la consistenza del mio pisello svegliato a sua volta da questo gioco, e con il turgore che si ha solo 20 anni. Non si mosse, si limito a muovere un po le natiche mandandomi in paradiso. Probabilmente non venni nei boxer solo perche tutte le mattine non appena arrivato in ufficio mi masturbavo pensando a questa eccitante e matura amica. In realtà dopo quel giorno non la vidi più e da qui ...
    ... inizia la mia fantasia.il giorno dopo, non appena la vidi salire pensai di mettere in atto il nostro solito gioco.. mi avvicinai e nel giocare con il dito, mi resi conto che non portava il reggiseno, il capezzolo era d'acciaio, distrattatamente provai a pizzicarlo lentamente lei cambio posizione offrendomi l'altro seno..mi portai dietro di lei,la mia prepotente erezione si fece posto tra le sue chiappe, ma poco dopo sentii la sua mano.. ecco adesso mi respinge e mi manda a cagare pensai... con mia sorpresa invece tasto il pacco con decisione a sentirne la consistenza e spessore, lentamente inizio a fare un lento su e gio sul pacco... cavolo come avrei voluto avere il contatto della sua mano...La sua fermata arrivò, sono sicuro di aver sentito dire seguimi, e la seguii scendendo alla fermata prima della mia fregandomene di fare tardi. Era il mio pisello a decidere.. la seguii sino a un vicolo la cui visuale era chiusa da un furgone parcheggiato li. Guardandomi negli occhi lo fece uscire e inizio una lenta sega... non durai molto, soprattutto perchè decise di abbassarsi e assaggiare la cappella... per poco non le schizzai in faccia. Si tirò su e si godette le mie smorfie mentre scaricavo la mia eccitazione grazie alla sua mano. Oggi è il mio ultimo giorno qui, grazie di tutto! e andò via.Sono graditi commenti e o suggeriementi, e chissà se la mia amica leggerà e si riconoscerà in questo racconto 
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