1. Il Piccolo Principe e la volpe di Giada


    Data: 12/06/2021, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Altro, Autore: Burro, Fonte: RaccontiMilu

    Daniele era perso nei suoi pensieri, tant'è che il suo collega dovette scuoterlo per farlo tornare in sé.“Terra chiama Daniele, rispondi”“Scusami Alessandro, mi ero distratto”.“Me ne sono accorto! Erano cinque minuti buoni che parlavo da solo! Ti stavo dicendo che il cliente....”Questa per Daniele stava diventando una spiacevole abitudine. Sempre più spesso si trovava slegato dalla realtà, a pensare a quell'incredibile storia, cominciata per caso e che ora non sapeva dove e come sarebbe proseguita. Tutto era cominciato qualche mese fa....Per Daniele erano giornate concitate. Una nuova città, una nuova sede di lavoro, una nuova mansione, dei nuovi colleghi. Si sentiva in balia degli eventi. L'adattamento a tutte queste nuove abitudini e la lontananza da casa, dalla famiglia e dagli amici gli stavano procurando più difficoltà di quanto pensasse.Quel giorno verso le 10 si fece accompagnare da un collega a prendere un caffè e fu quella la prima occasione in cui la vide. Giada. Così l'aveva chiamata il barista salutandola. Una splendida ragazza, un fiore nel deserto, un raggio di luce in una giornata grigia, una boccata d'ossigeno quando stai per affogare.Giada è alta 1,51 (non 1,50 né 1,52 ed è orgogliosa di quel centimetro), ha i capelli castani non particolarmente lunghi, la sua acconciatura varia spesso quasi seguisse i suoi stati d'animo. Gli occhi sono verdi, ma non un verde smeraldo bensì un verde cangiante con la luce, il tempo e le emozioni. Occhi nei quali ci si può ...
    ... perdere come in un buco nero. Il trucco è leggero e fa risaltare ancora di più la sua bellezza acqua e sapone. Le mani sono piccole, proporzionate all'altezza, ben curate e le unghie ornate da uno smalto verde scuro. Fisicamente ben proporzionata, non è né troppo magra né troppo grassa. E' perfetta, con quel tocco di carne nei punti giusti da risultare sexy. Di seno porta una terza.Quel giorno indossava un abitino mi maglina nero lungo fino a metà coscia che fasciava il suo corpo risaltandone le forme senza essere volgare. Stava prendendo il caffè con una sua collega e la sua voce ebbe su Daniele lo stesso effetto del canto di una sirena.Quel primo casuale incontro, quel primo sguardo fortuito e il mondo cambiò per sempre.Ritornato in ufficio Daniele non riusciva a togliersi dalla mente quell'immagine, quel viso, quella voce.Lui, solitamente così razionale, colpito dal fatidico colpo di fulmine.Il giorno seguente tornò nello stesso posto alla stessa ora per rivederla, per capire se davvero era stata solo la chimica di quel giorno, la descrizione di un attimo o se invece era qualcosa di più.Sfortunatamente però di Giada non c'era traccia. La stessa cosa anche nei due giorni successivi.Solo il quarto giorno, quando ormai Daniele stava cominciando a perdere le speranze finalmente la vide entrare. Ancora in compagnia di quell'amica/collega, stavolta vestita con un paio di jeans e un maglioncino. Il fatto che anche nella normalità di quell'abbigliamento il suo cuore perse un battito ...
«123»